Corriere della Sera

I dubbi di Florentino Perez Ma la Juve si sente sicura

Il presidente del Real non può svenderlo. Martedì il consiglio

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Sul fatto che Cristiano Ronaldo e la Juventus si siano promessi amore eterno, nessuno ormai nutre più alcun dubbio. Il Fenomeno, ogni giorno, tempesta di telefonate Jorge Mendes per sapere a che punto è la trattativa. E i dirigenti bianconeri, che ieri si sono presi una giornata di tregua ma restano vigili e sul pezzo, sono pronti a alzare l’offerta, magari sino a 150 milioni. Resta il mistero intorno al terzo giocatore di questa strana partita di poker: Florentino Perez.

Il presidente del Real Madrid sino adesso è stato lontano dai riflettori e ha parlato solo con gli amici più fidati. Chi lo conosce, lo definisce imbestiali­to con il suo (suo?) campione e con Mendes, il regista occulto della trattativa. Anche lacerato. Perché da una parte è tentato dal cogliere l’occasione al volo e liberarsi del sempre più ingombrant­e CR7. Dall’altra, invece, è preoccupat­o di perdere consensi perché una larga fetta del popolo madridista non approva la cessione, tanto meno a 100 milioni, a fronte di una clausola dieci volte superiore. Ronaldo si può vendere, ma non svendere.

Tutto ruota intorno a questo ingegnere di 71 anni, imprendito­re e politico, padrepadro­ne della squadra più forte del mondo e della società più blasonata, rispettata e temuta. Di sicuro i tempi dell’affare li detta lui. Quella che comincia domani sarà la settimana della verità. Arrivano i sette giorni di Cr-sette. Non può essere altrimenti. Anche perché la psicosi Ronaldo a Torino ha ampiamente superato il livello di guardia, quasi come i rialzi in Borsa e gli avvistamen­ti che si susseguono

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(Afp) Murales Il volto di Cristiano Ronaldo dipinto su un palazzo di Kazan, in Russia

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