Corriere della Sera

MA PRIMA DI PARTIRE VACCINIAMO­CI

- di Luigi Ripamonti

Se mi ammalo mentre sono in vacanza all’estero che cosa devo fare? Le pagine che seguono provano a dare le indicazion­i fondamenta­li per avere l’assistenza necessaria a seconda della destinazio­ne. Però, non per essere banali, prima ancora di informarsi su che cosa fare «dopo» sarebbe bene farlo anche su che cosa fare «prima». Del resto lo raccomanda anche l’organizzaz­ione Mondiale della Sanità (Oms): «Prima di partire per le vacanze, vaccinatev­i». E con l’oms si schiera la Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali.

Qualcuno dirà: che noia! Ancora vaccini! Chi si annoia passi pure oltre. Però in questo caso si perderebbe un’informazio­ne interessan­te e cioè che se fosse in partenza per la Papua Nuova Guinea farebbe bene a verificare di essere immunizzat­o contro la poliomieli­te. Capito bene: proprio la polio.

A proposito della quale anni fa arrivò una lettera a Corriere Salute di una madre orgogliosa di non aver fatto fare nessuna vaccinazio­ne ai suoi figli (nemmeno l’antipolio! sottolinea­va con soddisfazi­one) e di avere figli sanissimi. Le rispondemm­o che eravamo felici per lei, ma che si informasse bene prima di fare un viaggio con i suoi eredi in mete esotiche.

Non abbiamo avuto più notizie della signora. Se però dovesse leggerci sappia che la poliomieli­te ha un alto potenziale di contagio: si trasmette bevendo acqua o mangiando cibi infetti, oppure da persona a persona con la saliva (colpi di tosse e starnuti bastano) anche da portatori sani.

In Papua Nuova Guinea era stata dichiarata scomparsa 18 anni fa.

Ma perché poi la signora dovrebbe andare proprio in Papua Nuova Guinea? Magari perché si può permettere viaggi costosi e un po’ «snob»: quanti possono dire di essere stati in Papua Nuova Guinea?

Una provocazio­ne? Ovviamente sì, ma con una punta di verità, perché è proprio in ambienti con buone disponibil­ità economiche che talvolta si riscontra una decisa resistenza alle vaccinazio­ni. Quasi fosse un segno di distinzion­e sociale, forse legato al fatto che un buon livello di istruzione innesca la sicurezza di poter giudicare da sé ciò che è giusto o sbagliato anche riguardo a temi sui quali non si è esperti.

Comunque, casomai servisse saperlo, ci sono zone endemiche per la polio, ad alto rischio di contagio, in Afghanista­n, Nigeria e Pakistan, nonché sospetti sul Venezuela.

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