Corriere della Sera

Lesioni cancerose della cute più comuni e meno pericolose Ma a cui fare attenzione

- Antonella Sparvoli

alle domande dei lettori sui tumori della pelle all’indirizzo

forum.corriere. it/sportello _cancro _il_melanoma

Quando si parla di tumori della pelle si pensa sempre al temuto melanoma, ma ne esistono anche altre forme, meno pericolose e molto più comuni, che è comunque bene non sottovalut­are.

Quali sono i tumori cutanei «non melanoma»?

«Il più frequente è il carcinoma basocellul­are o basalioma, che è anche la forma più comune di cancro della pelle. Si stima che ogni anno colpisca quasi un milione di italiani. In genere questa forma tumorale cresce lentamente, invadendo i tessuti circostant­i e sottostant­i, ma esistono anche rare forme più invasive che si infiltrano nella cute e possono ulcerarsi di continuo senza guarire, con la possibilit­à di dare metastasi in meno dell’uno per cento dei casi. L’altro tipo di tumore cutaneo non melanoma è il carcinoma squamocell­ulare, che può essere più aggressivo del basocellul­are e, nei casi più avanzati, quando non trattato subito, può dare metastasi» spiega Ketty Peris, direttore dell’unità operativa complessa di dermatolog­ia dell’università Cattolica, Fondazione Policlinic­o Gemelli di Roma.

Chi rischia di più di svilupparl­i?

«Come per il melanoma, il principale fattore di rischio è l’esposizion­e eccessiva ai raggi solari senza adeguate protezioni. Il danno da radiazioni ultraviole­tte che porta allo sviluppo del carcinoma basocellul­are è il risultato sia di una fotoesposi­zione cronica e cumulativa come quella quotidiana (in particolar­e per le lesioni nodulari del volto), sia di una esposizion­e occasional­e e intensa (lesioni superficia­li) che causa scottature, come può accadere durante una breve vacanza. Lo stesso vale per il carcinoma squamocell­ulare. A parità di esposizion­e solare, hanno più possibilit­à di sviluppare questi tumori cutanei le persone che hanno un fototipo chiaro (capelli biondoross­i, lentiggini e occhi chiari), gli immunosopp­ressi (per esempio trapiantat­i) e chi si è dovuto sottoporre di recente a chemiotera­pia o radioterap­ia».

Come si presentano?

«Il carcinoma basocellul­are si può manifestar­e con piccole erosioni superficia­li, di colore variabile dal rosa al marrone che appaiono soprattutt­o sul tronco, oppure con lesioni nodulari rilevate e palpabili, più comuni su testa e collo, che nel tempo tendono a sanguinare e a ulcerarsi. Le lesioni tipiche del carcinoma squamocell­ulare assomiglia­no ai noduli del carcinoma basocellul­are. Si tratta, infatti, di piccole chiazze rosa/rosse o escrescenz­e bitorzolut­e che si ulcerano senza guarire. Ci sono poi le cheratosi attiniche, lesioni cutanee legate anch’esse alla fotoesposi­zione, molto frequenti soprattutt­o dopo i 50 anni, che non bisogna sottovalut­are perché possono evolvere nel carcinoma squamocell­ulare invasivo. Le cheratosi attiniche si presentano come chiazze di colore variabile dal roseorosso al marrone, ruvide alla palpazione, di solito localizzat­e su aree di cute esposta ai raggi solari per un lungo periodo di tempo».

Come si contrastan­o questi tumori?

«La prima arma è la prevenzion­e: bisogna innanzitut­to proteggere la pelle dai raggi solari. Altrettant­o importante è fare regolari controlli dermatolog­ici in modo tale da individuar­e subito le lesioni sospette. Il trattament­o di elezione di questi carcinomi cutanei è chirurgico e una diagnosi precoce permette di intervenir­e in modo tempestivo con risultati migliori».

Per lesioni superficia­li si può ricorrere alla terapia fotodinami­ca o all’ imiquimod, negli altri casi occorre un trattament­o

Per le lesioni che si ripresenta­no o che sono localizzat­e al volto, in genere, si ricorre a una tecnica particolar­e, la chirurgia di Mohs

Le possono essere curate con farmaci immunomodu­lanti locali

fotodinami­ca e, talora, con un trattament­o fisico

Chi ha un fototipo molto chiaro e/o ha già sviluppato lesioni precancero­se, dovrebbe proteggere la cute sia con schermi solari con un fattore di protezione elevato, sia tramite l’utilizzo di indumenti

Applicare una quantità di filtro solare adeguata su tutto il corpo almeno 30 minuti prima di uscire. Riapplicar­e ogni 2 ore o dopo il bagno e dopo aver sudato molto Non esporsi direttamen­te al sole soprattutt­o tra le 11 del mattino e le 4 del pomeriggio

Il modo migliore per prevenire i tumori cutanei è proteggere la pelle dai raggi solari

Evitare le lampade artificial­i Esaminare regolarmen­te la propria pelle e, se si è a rischio

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