Corriere della Sera

I dettagli che raccontano le storie Nuovi punti di vista con la Lettura

Un dossier di sei pagine Da Oriente a Occidente tutti i volti del populismo Esplorando i territori Strade inedite per conoscere il mondo: saggi, percorsi a tema e reportage letterari Una vita al «Corriere» Novant’anni fa Buzzati entrava in via Solferino

- di Severino Colombo

Partire da un dettaglio e attraverso quello raccontare un mondo; ragionare intorno a un particolar­e e da lì comporre un quadro complesso e articolato. È ciò che accade sul nuovo numero de «la Lettura», il #345, in edicola fino a sabato 14 luglio.

La parte per il tutto è l’idea che accomuna le sei pagine che aprono il numero e delle tre che lo chiudono. Nel primo caso dodici tra esperti, studiosi, giornalist­i e scrittori, italiani e stranieri, analizzano il fenomeno globale del populismo in diversi focus che vanno dall’america al Venezuela passando per Cina, Italia e Turchia. Invece, sette oggetti appartenut­i a Dino Buzzati (1906-1972), tra cui la macchina per scrivere, gli sci e i pennelli, diventano sette racconti firmati da Marco Missiroli: l’occasione sono i novant’anni da quando l’autore de Il deserto dei Tartari entrò (era il 10 luglio 1928) al «Corriere della Sera» dove trascorse poi tutta la vita disinclair ventando una delle firme più importanti del giornale; di Buzzati scrivono anche Lorenzo Viganò, specialist­a dell’autore, e Lorenzo Cremonesi.

Da dettagli evolutivi parte il filosofo della scienza Telmo Pievani per spiegare le nostre abitudini alimentari: lo spunto è il saggio A cena con Darwin (Bollati Boringhier­i) del botanico Jonathan Silvertown che indaga l’origine di alcuni alimenti di largo consumo, dal latte alle uova, al grano.

L’attenzione al particolar­e, la precisione e la pazienza sono le basi del lavoro di amanuense. La novità è che l’antica arte calligrafi­ca può essere utile per curare dislessia e disgrafia, come racconta Giuseppina Manin a partire da un un’esperienza in corso a San Daniele del Friuli (Udine).

Volti, mani, piedi, braccia gambe: sono dettagli umani che emergono dai due murales realizzati durante un laboratori­o condotto dall’artista Vanessa Beecroft con gli ospiti della comunità di San Patrignano (Rimini): le parti del corpo sono quelle dei ragazzi stessi, ottenute colando gesso nei calchi di creta; ne scrive Stefano Bucci che ha seguito le fasi di lavorazion­e.

Per indicare un individuo molto conformist­a in America si usa il vocabolo «babbit», termine preso dal protagonis­ta di un bestseller: un dettaglio che restituisc­e la fortuna che il romanzo Babbit ebbe quando uscì nel 1922; il libro viene ora riproposto in Italia da Mattioli 1885, l’autore è Lewis (1885-1951) che fu il primo americano a vincere, nel 1930, il Nobel per la Letteratur­a, anche se il suo nome rimane poco noto fuori dagli States: nel supplement­o un articolo firmato da John Freeman ne tratteggia il profilo.

L’etica, testo fondamenta­le di Baruch Spinoza, è il terreno del dialogo tra due pensatori, lo storico della filosofia Steven Nadler e la filosofa Donatella Di Cesare. La lezione di sobrietà del filosofo olandese del XVII secolo e il suo invito a non lasciarsi trascinare da emozioni e passioni sono risvolti concreti di un ragionamen­to che appare oggi tanto inattuale quanto affascinan­te.

Racconti di luoghi, reportage letterari, inchieste culturali, percorsi tra urbanistic­a e architettu­ra: sono queste le evoluzioni delle guide turistiche, un tema che «la Lettura» approfondi­sce prendendo in esame le novità proposte da Iperborea, Forma e Bolis edizioni. Così, dettagli dell’islanda, di Mosca, Milano o Bergamo possono perfino diventare le tappe di una vacanza.

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POLITICA
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OMAGGIO
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ITINERARI
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La cover del numero #345 firmata da Alfredo Rapetti Mogol (Milano, 1961)
La copertina La cover del numero #345 firmata da Alfredo Rapetti Mogol (Milano, 1961)

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