Chiara con la protesi sfila a Miss Italia «Io so che la vita è bella»
Nei prossimi giorni sfilerà come tutte le altre per conquistare un posto al sole nel concorso di bellezza più longevo d’italia. Ma lei ha qualcosa di diverso. E non è (sol)tanto la protesi alla gamba. È questa consapevolezza che molte diciassettenni sue coetanee si sognano: «Quando sei vicina alla morte capisci quanto sia bello vivere».
Chiara Bondi da Tarquinia ci risponde al telefono trafelata perché l’aspettano al lavoro: «Faccio la barista part time: ci tenevo a fare questa esperienza, così comincio a riempire il curriculum: per adesso sono specializzata nei caffè corretti!». Sempre in tono lieve, racconta di sé: «Dopo l’incidente ho cominciato a fare cose incredibili, che “prima” non immaginavo: ho fatto arrampicata, ho preso il brevetto da sub, ho giocato nella nazionale di sitting volley e a basket in carrozzina, ho fatto windsurf e snowboard. E adesso che mi ci fa pensare, ho preso il mio primo 10 in matematica all’ospedale Gemelli, in terza media».
È determinata a non sprecare più niente, perché indietro al 6 luglio di cinque anni fa non può tornare neppure lei, non può invertire la rotta dell’auto che ha travolto il motorino sul quale viaggiava con un amico. Però può scegliere come andare avanti.
Patrizia Mirigliani, patron Da Tarquinia