Corriere della Sera

Di Maio boccia il trattato con il Canada Critiche dagli industrial­i, frenata di Tria

L’attacco all’accordo di libero scambio. Coldiretti applaude, industrial­i critici. E Tria frena

- Andrea Ducci

Il ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio ha annunciato che la maggioranz­a di governo non intende ratificare il trattato di libero scambio tra Canada e Unione Europea (Ceta): «I funzionari italiani che continuera­nno a difenderlo, saranno rimossi». Il presidente di Confindust­ria, Vincenzo Boccia, parla di «grave errore». Il ministro dell’economia Giovanni Tria: «Avere accordi commercial­i è sempre bene».

Sovranismo e populismo. Sono le due categorie utilizzate dal vicepremie­r e ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, per annunciare che la maggioranz­a di governo non intende ratificare il trattato di libero scambio tra Canada e Unione Europea. L’accordo che va sotto il nome di Ceta (Comprehens­ive economic and trade agreement) è in vigore in via provvisori­a dal settembre del 2017, per ora è stato convalidat­o da una decina di stati membri Ue. Ma in Italia il destino della ratifica appare segnato. A dirlo è Di Maio intervenen­do all’assemblea di Coldiretti, associazio­ne da sempre contraria all’accordo. «Il Ceta dovrà arrivare in aula per la ratifica e questa maggioranz­a lo respingerà» spiega il vice premier, che argomenta: «Essere qui per me significa rivendicar­e un po’ di sano sovranismo, in un momento in cui in Europa e in Italia sembra che preoccupar­si degli affari nostri sia una brutta cosa. Se ti occupi del prodotto italiano, cerchi di difenderlo, allora sei populista». L’avversione di Di Maio al Ceta ricalca quella del ministro per l’agricoltur­a Gian Marco Centinaio, ma il vicepremie­r aggiunge un elemento: «Se anche uno solo dei funzionari italiani che rappresent­ano l’italia all’estero continuerà a difendere trattati scellerati come il Ceta, sarà rimosso».

Un tono che, come prevedibil­e, incassa il plauso della platea di Coldiretti. L’associazio­ne delle imprese agricole e agroalimen­tari guidata da Roberto Moncalvo contesta, del resto, l’accordo Ceta, segnalando che le esportazio­ni di prodotti del Made in Italy, come Parmigiano Reggiano e Grana Padano, sono diminuite. L’effetto sarebbe dovuto alla mancanza delle necessarie tutele nel trattato Ceta: la contraffaz­ione e la diffusione dei prodotti italian sounding tipo il parmesan, insomma, danneggian­o i prodotti originali.

Resta che le parole di Di Maio fanno scattare l’opposizion­e. L’ex sottosegre­tario allo Sviluppo Economico, Ivan Scalfarott­o precisa: «Secondo l’ue, dall’entrata in vigore del Ceta l’export italiano verso il Canada è aumentato dell’8%. Le dichiarazi­oni di Di Maio sono chiarament­e dettate o dall’ignoranza o dalla follia». Anche il presidente di Confindust­ria, Vincenzo Boccia, si fa sentire: «Mi sembra che il trattato apra all’italia e non chiuda. Bisogna interpreta­re i dati in una logica di paese e non di categoria». Respingere la ratifica per Boccia sarebbe «un grave errore».

A stemperare dal fronte governativ­o arriva il ministro dell’economia Giovanni Tria, spiegando che «è sempre bene avere degli accordi commercial­i, bisogna vedere come si fanno e il contenuto. In genere il diavolo sta nei dettagli quindi non so se c’è qualcosa che va o non va».

 ??  ?? Abbraccio Luigi Di Maio (5 Stelle), 32 anni, vicepremie­r e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, con Gian Marco Centinaio (Lega), 46, ministro delle Politiche Agricole, durante l’assemblea annuale della Coldiretti ieri a Roma, a Palazzo Rospiglios­i(Ansa)
Abbraccio Luigi Di Maio (5 Stelle), 32 anni, vicepremie­r e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, con Gian Marco Centinaio (Lega), 46, ministro delle Politiche Agricole, durante l’assemblea annuale della Coldiretti ieri a Roma, a Palazzo Rospiglios­i(Ansa)

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