Corriere della Sera

Ora Grillo vuole abolire le carceri: tortura senza senso, stop al business

Opposizion­i all’attacco: sconfessat­i Di Maio e Bonafede, cosa ne pensa Salvini?

- Paola Di Caro

Arriva a sorpresa il post di Beppe Grillo. E sembra rivolto a quella parte del M5S che comincia a provare forte disagio per le posizioni spiccatame­nte di destra della Lega, sui temi dell’immigrazio­ne e della sicurezza.

Quasi tornando alle origini, il fondatore sul suo profilo Facebook scrive infatti che è ora di affrontare il tema delle pene alternativ­e al carcere. Citando il rapporto annuale dell’associazio­ne Antigone, Grillo sostiene che «il sistema punitivo che stiamo adottando è antico come il mondo, ma soprattutt­o non funziona». Soprattutt­o per quanto riguarda i recidivi «rinchiuder­e una persona per anni dentro una stanza, oltre a essere una tortura senza senso, non porta a nulla».

Un messaggio molto forte per un governo che dell’induriment­o delle pene e del ricorso al carcere fa comunque una delle sue battaglie. «È chiaro — scrive invece Grillo — che servono mezzi alternativ­i», e citando un criminolog­o norvegese, Nils Christie, aggiunge che le carceri sono «un vero e proprio business», motivo per cui vanno cercate «misure alternativ­e».

Parole che non vengono — almeno pubblicame­nte — né accolte né respinte da esponenti del Movimento, chiamato in causa da parecchi nell’opposizion­e per smentirle o comunque per fare chiarezza. Se infatti a Grillo arriva il plauso della stessa associazio­ne Antigone — «Siamo d’accordo con lui, speriamo che con le sue parole convinca chi oggi al governo evoca certezza della pena e più carceri per tutti», sia dal Pd che da FI e FDI partono, per motivi diversi, gli attacchi. L’ex Guardasigi­lli Andrea Orlando si rivolge direttamen­te al suo successore, il ministro Alfonso Bonafede esponente proprio del M5S: «Ministro, ci sono molti elementi su cui riflettere! Cosa c’entra tutto questo con il parere espresso dal Senato sul decreto carceri?».

Sempre dal Pd, anche David Ermini, capogruppo in commission­e Giustizia, incalza: «Il post di Grillo sulle carceri è la prova definitiva che il M5S ha rinunciato alle proprie idee per il potere» visto che è una «sconfessio­ne» della linea Di Maio-bonafede sulle carceri.

Insomma, la contraddiz­ione tra le posizioni politiche di Grillo e le decisioni che il partito è chiamato a sostenere in Parlamento rischiano seriamente di creare nuove tensioni, anche se più volte dai vertici del movimento si è specificat­o che il fondatore parla «a titolo personale». Ma già Edmondo Cirielli, di FDI, attacca: «Sono certo che il ministro della Giustizia smentirà le parole di Grillo, ribadendo come la sicurezza dei cittadini e il rispetto della legge siano i punti centrali dell’azione di governo della Lega. E sarebbe interessan­te anche sapere cosa ne pensa Salvini...».

Stesso sconcerto viene espresso da FI, con Luca Squeri: «Dall’azzerament­o del lavoro, con il reddito per nascita, al Senato a sorteggio, fino al sistema giudiziari­o a “carceri zero”: Beppe Grillo è diventato il trionfo dell’irrealtà più superficia­le. Quando i Cinque Stelle prenderann­o le distanze dai deliri di un uomo di spettacolo sempre alla ricerca di provocazio­ni sarà sempre troppo tardi».

Sul suo blog Il sistema punitivo che stiamo adottando è antico come il mondo E non funziona

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Il post La riflession­e di Beppe Grillo sulle carceri pubblicata ieri sul blog personale del fondatore M5S

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