Casalino, gaffe sul «Foglio»: chiuderà presto Poi si corregge
«Una semplice battuta». Così Rocco Casalino, portavoce del premier Giuseppe Conte, cerca di spegnere le polemiche dopo la frase da lui rivolta al giornalista del Foglio Salvatore Merlo. Nella sua cronaca sul Vitalizio Party del M5S, Merlo ha riferito la frase rivoltagli da Casalino: «Adesso che il Foglio chiude, che fai? Mi dici a che serve il Foglio? Non conta nulla... perché esiste?». Una polemica che ha avuto eco sui social, dove il nuovo editto è stato ribattezzato «Codice Rocco». Immediate le critiche delle opposizioni a partire da Lorenzo Guerini, Valeria Fedeli e Michele Anzaldi del Pd, fino a Mariastella Gelmini, Annamaria Bernini e Andrea Cangini di Fi. Anzaldi ha chiesto che l’ordine dei giornalisti di Milano, a cui Casalino è iscritto, lo sanzioni per le «gravi minacce» a Merlo e al Foglio.
Molti giornalisti hanno espresso solidarietà a Merlo e al Foglio, come Ferruccio de Bortoli. «Bravo Rocco Casalino: basta parassiti!» ha invece twittato il senatore M5s Elio Lannutti. «Chi mi conosce — ha precisato in una nota Casalino — sa bene che sono solito fare battute. E una battuta era anche quella rivolta al giornalista del Foglio in un momento informale di festeggiamenti per i vitalizi». «Credo fortemente nella libertà di stampa e nel pluralismo dell’informazione, sono il primo a volere che ci siano più mezzi di informazione possibili, ovviamente abolendo il finanziamento pubblico». Pronta la replica di Salvatore Merlo su Twitter: «Casalino fa ridere sempre, tranne quando dice di fare le battute». «L’atteggiamento e le parole di Casalino, non nuovo a proclami e minacce nei confronti di suoi colleghi giornalisti, — hanno detto segretario e presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Peppino Giulietti aggiunge la Fnsi — danno l’esatta dimensione della concezione che lui e i suoi danti causa hanno della democrazia e delle istituzioni». Il presidente dell’ordine, Carlo Verna, dopo ha aggiunto: «Mi chiedo cosa ne pensino Conte a Palazzo Chigi e Voltaire nell’aldilà».