E infine arriva il tè con la regina (al suo dodicesimo presidente)
LONDRA Elisabetta le ha viste tutte: e tutti. Da Eisenhower in poi, ha incontrato la schiera di presidenti americani al completo (fatta eccezione per Lyndon Johnson). Donald Trump è stato il numero dodici: e non sappiamo se il più imbarazzante.
Lui comunque si è fatto precedere da una sperticata dichiarazione d’amore: nella stessa intervista al Sun in cui ha scorticato Theresa May, ha trovato modo di definire la regina «una donna straordinaria, che rappresenta così bene il suo Paese». E ha aggiunto:« Se ci pensi, per così tanti anni ha rappresentato il suo Paese, e non ha davvero mai fatto un errore. Non ci trovi nulla di imbarazzante. È proprio una donna incredibile».
Elisabetta lo ha accolto al castello di Windsor per il tradizionale tè delle cinque. Assieme hanno passato in rassegna il picchetto d’onore e poi si sono ritirati per l’incontro, accompagnati da Melania. «Mia moglie è una grandissima fan della regina — aveva detto Trump —. Lei emana questa grande e bellissima grazia».
Il presidente ha anche ricordato la devozione per Elisabetta manifestata da sua madre, che era scozzese: «Ogni volta che la regina compariva in televisione, mia madre ci teneva a guardarla».
Elisabetta deve aver trovato la conversazione di Trump particolarmente brillante: il tè si è infatti protratto per ben 57 minuti, 17 in più di quanto era stato previsto. Poi il presidente è rientrato a Londra, da dove oggi è ripartito alla volta della Scozia: lì trascorrerà il weekend in forma privata, per giocare a golf.
L’incontro (e la foto) con la regina era comunque il vero obiettivo del viaggio di Trump in Gran Bretagna, ancor più che il programma politico: lui sperava in una visita di Stato, che avrebbe comportato l’arrivo in carrozza a Buckingham Palace e una cena ufficiale con tutti i crismi. Ma la cosa risultava troppo controversa, dopo i ripetuti attacchi sferrati dal leader della Casa Bianca al sistema politico e alla società britanniche: il viaggio è stato dunque degradato a «visita di lavoro», molto più informale.
E tuttavia Trump è riuscito a strappare l’incontro con Elisabetta, seppure a Windsor: anche per il presidente americano più vanitoso di sempre, una foto accanto alla sovrana britannica vale come suprema legittimazione.