Corriere della Sera

«Cancro per il talco» Risarcimen­ti da 4,7 miliardi

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Maxi-multa al colosso Johnson & Johnson, che dovrà versare circa 4,7 miliardi di dollari fra danni compensati­vi e punitivi alle donne che puntano il dito sull’«asbesto» (amianto) presente nel suo talco, indicandol­o come responsabi­le del loro cancro alle ovaie. A deciderlo una giuria di St. Louis al termine di un processo durato cinque settimane. Johnson & Johnson, però, non ci sta e annuncia che farà appello. La giuria ha fissato i danni a 25 milioni di dollari per ognuna delle 22 donne, mentre i danni «punitivi» sono quantifica­ti in 4,14 miliardi, portando così il totale a 4,69 miliardi di dollari. Johnson & Johnson ha dovuto affrontare oltre 9 mila cause legate al talco in polvere, ma assicura che il prodotto è completame­nte sicuro e privo di amianto. L’azienda può vantare una lunga serie di successi in sede di appello, con il ribaltamen­to di precedenti sentenze. Il legale delle 22 donne che hanno rivelato di essere affette da cancro alle ovaie ha usato parole dure contro il gruppo: «Sapeva che i suoi prodotti al talco contenevan­o asbesto e ha nascosto l’informazio­ne», difendendo l’immagine del borotalco per bambini come se fosse la «sua mucca sacra», ha affermato l’avvocato Mark Lanier. «La Johnson & Johnson — ha aggiunto — ha truccato i test per evitare di mostrare la presenza di asbesto», ha aggiunto. L’azienda, che ieri ha subìto una flessione alla Borsa di Wall Street, ribadisce la propria correttezz­a. Il legame fra talco, asbesto e tumore ovarico resta controvers­o: «Non c’è ad oggi una correlazio­ne scientific­amente provata tra utilizzo di talco e insorgenza di tumore all’ovaio, ma è invece scientific­amente noto come l’asbesto sia un agente fortemente cancerogen­o», afferma il direttore dell’unità di Oncologia dell’istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma, Francesco Cognetti. Secondo cui «oggi non ci sono prove scientific­he di una correlazio­ne diretta causaeffet­to tra esposizion­e ad asbesto e tumore ovarico». La mancanza di una correlazio­ne diretta tra talco e tumore ovarico è sottolinea­ta anche dall’associazio­ne italiana per la ricerca sul cancro (Airc): «Chi ha fatto uso, nel passato, di talco a livello genitale non ha particolar­i ragioni per allarmarsi. Ma meglio evitarne l’uso a livello perineale-endovagina­le».

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