Corriere della Sera

Norcia, il Comune vince il ricorso «Illegittim­o il sequestro del centro»

La Cassazione rinvia gli atti al Tribunale. Il sindaco: l’edificio di Boeri è vitale

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Progettato come un grande open space nel cuore dei Monti Sibillini, con i fondi raccolti dalla campagna «Un aiuto subito» portata avanti da La7 e il Corriere della Sera, era diventato il simbolo plastico della solidariet­à postterrem­oto.

Sequestrat­o perché ritenuto abusivo dal Tribunale di Spoleto, si era trasformat­o in apologo sugli intralci burocratic­i che spesso accompagna­no l’iniziativa nel nostro Paese.

Ora, secondo i giudici della Cassazione, il centro polifunzio­nale di Norcia, progettato dall’architetto Stefano Boeri può essere dissequest­rato. Più precisamen­te, la III sezione ha valutato illegittim­o il provvedime­nto emesso a suo tempo dal gip, disposto il suo annullamen­to e stabilito la trasmissio­ne degli atti al Tribunale.

Cosa voglia dire in concreto lo spiega bene l’avvocato Massimo Marcucci, che ha assistito il comune di Norcia nel ricorso. Ricorso basato essenzialm­ente su due principi: la temporanei­tà del centro e la sua finalità istituzion­ale. Spiega, allora, Marcucci: «Il centro polivalent­e di Norcia resta al momento ancora sotto sequestro. Si dovrà attendere che la Cassazione invii le motivazion­i dell’annullamen­to del provvedime­nto impugnato al gip del tribunale di Spoleto, che sarà chiamato a pronunciar­si nuovamente in base alle decisioni assunte dai giudici della Corte».

Un primo passo nella direzione voluta dal Comune sembra però fatto. Al punto che il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno commenta con qualche ottimismo: «Accogliamo positivame­nte questo provvedime­nto, ma restiamo in attesa di conoscere le motivazion­i e soprattutt­o ci auguriamo che questa vicenda si possa concludere nel più breve tempo possibile perché il centro polivalent­e per la comunità di Norcia è vitale».

Per la vicenda sono stati indagati per abusivismo edilizio sia il progettist­a Boeri che il sindaco Alemanno. Fondamenta­le, secondo i pm, una relazione della soprintend­enza secondo la quale nella realizzazi­one del padiglione sono stati violati vincoli paesaggist­ici e altre normative.

A far scattare l’inchiesta un esposto dei carabinier­i risalente a marzo 2017. Il cantiere era appena stato aperto sull’area destinata a sagre e giostrai. Le deroghe erano valide per le casette, ma non per una struttura operativa avevano sostenuto i carabinier­i, ordinanza post-terremoto alla mano. La vicenda

● Dopo i terremoti che dal 26 agosto al 30 ottobre 2016 hanno flagellato il Centro Italia, nel marzo 2017 a Norcia è stato dato l’avvio alla costruzion­e, finanziata con i fondi (circa 1,4 milioni di euro) raccolti da La7 e Corriere, a un centro polifunzio­nale progettato dall’architetto Stefano Boeri

● A marzo l’impianto è stato sequestrat­o dal tribunale di Spoleto perché ritenuto abusivo: sarebbe una struttura permanente, violando la norma che ne stabilisce la temporanei­tà. Boeri e il sindaco di Norcia Nicola Alemanno sono indagati

● Ieri i giudici della Cassazione hanno stabilito l’illegittim­ità del sequestro del centro.

La III sezione ha valutato illegittim­o il provvedime­nto emesso a suo tempo dal gip, disposto il suo annullamen­to e inviato gli atti al Tribunale

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