Parnasi: per Roma investimmo su Lanzalone
ROMA La narrazione dei veri obiettivi della Eurnova, impegnata nella realizzazione dello stadio di Tor Di Valle, inizia in tarda mattinata. Al suo terzo interrogatorio con la pm Barbara Zuin, Luca Parnasi scende in profondità, precisa meglio intenzioni e finalità del gruppo, entra nel merito del suo rapporto con l’uomo dei 5 Stelle, l’ex presidente di Acea Luca Lanzalone e spiega anche quello con Michele Civita, l’ ex assessore di Nicola Zingaretti. A un mese esatto dal suo arresto Parnasi è stato incalzato su un doppio fronte. Quello delle consulenze offerte a Lanzalone (il «Mr Wolf» della Eurnova secondo le intercettazioni) sul quale, nei giorni scorsi, aveva minimizzato e l’altro, il capitolo del finanziamento ai partiti. Sul primo, il costruttore si è addentrato a lungo, rispondendo di fatto a quegli interrogativi inizialmente elusi. Su Lanzalone, ha detto, era stato fatto un vero e proprio investimento di lunga durata in quanto punto di riferimento dell’amministrazione capitolina. Ma, anche sul secondo fronte, quello delle erogazioni ai politici, Parnasi si sarebbe dimostrato collaborativo, riportando circostanze e facendo i nomi. Su questa base, nei prossimi giorni, i suoi avvocati potrebbero ripresentare un’istanza di scarcerazione. Quanto alla possibilità che venga accolta è tutta da vedere. Ieri, a dispetto del parere positivo della procura, la gip ha respinto la richiesta di scarcerazione dei due collaboratori dell’immobiliarista, Gianluca Talone e Giulio Mangosi.