Un crocevia di storie e di fotografia Ventiquattro mostre per Cortona
Fino al 30 settembre la rassegna On The Move con il ritorno, tra l’altro, del Premio Canon Giovani
Sono le donne le protagoniste dell’ottava edizione del festival internazionale di fotografia Cortona On The Move (organizzato dall’associazione culturale Onthemove, direzione artistica di Arianna Rinaldo) in programma fino al 30 settembre a Cortona (Arezzo). Una «rete diffusa» di mostre (24 in tutto per oltre 500 fotografie esposte), workshop e officine di stampa (in collaborazione con Canon Academy), letture, open call, incontri divisi tra il centro storico e la Fortezza Medicea del Girifalco. Tra gli appuntamenti di oggi, ad esempio, alle 18 un talk sul fotogiornalismo con Jérôme Sessini di Magnum Photos, Lars Boering, direttore di World Press Photo, Frances Cohen della Afp.
Un progetto, quello di Cortona On The Move, che — spiegano i curatori — sin dall’inizio ha voluto essere «una piattaforma dinamica per la fotografia contemporanea, per narratori visivi, per gli amanti della conoscenza e i cercatori di emozioni». Con un occhio particolare per le nuove generazioni: il ritorno del Premio Canon Giovani Fotografi è tra l’altro caratterizzato dall’introduzione di una nuova categoria, quella dei multimedia: poco meno di mille gli iscritti (i loro progetti saranno esposti al pubblico, fino al 30 settembre, a Palazzo Cinaglia). Premiati, per il 2018, Claudio Cerasoli (progetto fotografico) con L’oro di Gondo e Michele Spatari (progetto multimediale) con Acqua alta; secondo e terzo Andrea Provenzano (Light Down Below) e Andrea Carboni (Pinus Pinea).
Dunque, storie (e immagini) di donne. Quelle della fotografa israeliana Elinor Carucci che con Getting closer, becoming mother: about intimacy and family. 1993-2012 ha raccontato la propria esperienza di donna e di madre. O quello della giordana Tanya Habjouqa che con Tomorrow there will be apricots ha esplorato «l’esperienza personale e familiare delle donne siriane rifugiate in Giordania». O ancora, quello (più intimo e privato) della giovane fotografa russa Alena Zhandarova che con Puree with a taste of triangles è riuscita a fermare con grande efficacia «l’unicità e la diversità di ogni persona».
Visto al femminile è ancora l’incredibile universo di Bug out bag: the commodification of American fear di Allison Stewart, dove tutto ruota intorno al Bug out bag, il kit per sopravvivere le 72 ore essenziali per prepararsi alle catastrofi, «un modo per rendere visibili le paure e le ossessioni dell’americano del XXI secolo». E sempre di donne parlano Poulomi Basu, Sanne De Wilde, Debi Cornwall, Guia Besana (che con Under pressure «indaga sull’emancipazione femminile e sulla sua evoluzione tra i due millenni»), Sim Chi Yin, Carlotta Cardana (che si è concentrata sui nativi americani, sulla loro identità e sul tentativo di eliminare la loro cultura), Jennifer Greenburg. E di Loulou d’aki, autrice di Make a wish: progetto fotografico sulle speranze e i sogni dei giovani, che ha messo al centro «le esperienze delle primavere arabe» per dare testimonianza del presente che viviamo.
Donne, ma non solo. Tra le opere in mostra quest’anno c’è così #instagrampier di Pierfrancesco Celada. Dove tutto ruota attorno all’instagram Pier: un molo industriale situato sul lato occidentale dell’isola di Hong Kong che da qualche anno è diventato famoso con questo appellativo perché ogni giorno, soprattutto al tramonto, si riuniscono qui molti instagrammer, fotografi e semplici cittadini attratti dalla vista del porto di Victoria. Il motivo? Scattare selfie e foto panoramiche.
Prosegue, poi, la collaborazione di Cortona On The Move con Aboca per la realizzazione di una mostra e un libro fotografico sulla tenuta Granducale di Montecchio. Quest’anno l’artista scelto è Simon Roberts, fotografo inglese noto per i suoi paesaggi umanisti. Tra le novità: una mostra all’interno di Valdichiana Outlet Village con Massimo Vitali che realizzerà un progetto fotografico sull’outlet raccontando, attraverso il suo sguardo, «l’ambiente e l’interazione del pubblico in questo luogo di nuova socialità». E saranno, ancora una volta, tante storie tutte da vedere.
Esplorazioni
Un occhio particolare rivolto alle nuove generazioni e al mondo creativo femminile