Christine Nöstlinger Scrisse per l’infanzia e vinse l’«andersen»
La scrittrice austriaca Christine Nöstlinger, pioniera della letteratura per l’infanzia, è morta all’età di 81 anni lo scorso 28 giugno, come ha annunciato ieri la famiglia. Nata a Vienna il 13 ottobre 1936, l’autrice si è affermata nel mondo attraverso una copiosa produzione: oltre un centinaio di opere, molte delle quali tradotte in numerose lingue. Fra i riconoscimenti ricevuti, nel 1984 le fu assegnato il prestigioso Hans Christian Andersen, nel 1987 il Premio Cento con Il Wauga (1985), mentre nel 2003 si è aggiudicata l’astrid Lindgren Memorial Award. Nöstlinger ha debuttato come autrice negli anni Settanta, iniziando a scrivere storie per le sue figlie, ma è stata anche autrice televisiva e radiofonica. I suoi romanzi sono quasi tutti di ambientazione fantastica e surreale, come Che m’importa di
Re Cetriolo (1972) e Il bambino sottovuoto (1975), storia di un bimbo sintetico e liofilizzato, prodotto da una fabbrica sperimentale. Altri romanzi rievocano la sua infanzia a Vienna negli anni della guerra, come Il nonno segreto (1986), dedicato alla persona che le ha permesso di crescere nella fantasia nonostante i bombardamenti e la fame. In Italia quasi tutti i suoi libri sono stati tradotti da Piemme, Salani ed Einaudi. (jessica chia)