Corriere della Sera

Spalletti si fida dell’inter:

«Possiamo arrivare in fondo a tutte le competizio­ni. Il mio contratto? Considerat­elo già rinnovato»

- Franco Fiocchini Monica Colombo Giampiero Timossi

MILANO «Perisic? È l’unico che si può accostare a Cristiano Ronaldo dal punto di vista fisico». «Nainggolan? Paga dazio perché vive senza cover: a qualcuno questo non piace, a noi sì...». Dentro la prima conferenza stampa della stagione Luciano Spalletti ha subito regalato qualche interessan­te spunto di discussion­e oltre a una frecciatin­a alla Roma. Al tecnico interista piace la rosa che sta nascendo anche se mancano ancora almeno un esterno basso e un centrocamp­ista. È soddisfatt­o del mercato: stavolta le promesse sono state mantenute dalla società tanto che si sente di dire: «Ma perché non dovremmo fare bene arrivando in fondo a tutte le competizio­ni in cui saremo impegnati visto che c’è una rosa migliore, con 20 calciatori forti, rispetto alla passata stagione?»

Pure quella della Juve è diventata ancor più competitiv­a Oggi a Lugano Luciano Spalletti, 59 anni, debutta con la sua nuova Inter questa sera alle 20 a Lugano (Getty Images) con Cristiano Ronaldo e Cancelo. «Ronaldo darà forza a tutto il campionato: grande campione, consapevol­e di esserlo. Chi ce l’ha diventa ancora più forte — ha sottolinea­to Spalletti — però deve essere chiaro a tutti: nessuno può farci sentire inferiori senza il nostro consenso». E lui pretende che all’inter nessuno si senta inferiore. A cominciare da Ivan Perisic. «Forte nella velocità e nella resistenza, deve solo aver più voglia di andare a chiudere l’azione dentro l’area di rigore per diventare un crack». Passando per Nainggolan: «È come Diabolik: scappa da tutte le parti». Per finire con Icardi: «È reduce da una grande stagione, ma può fare ancora meglio». Spalletti è sicuro che possa giocare insieme a Lautaro («forte e maturo nonostante l’età»).

Ma per ora il modulo di riferiment­o, a cominciare dall’amichevole di questa sera (ore 20) a Lugano, resta invariato con la difesa a quattro e un tridente alle spalle di Icardi. Da lunedì, però, Spalletti ha annunciato che inizierà a lavorare sulla difesa a tre che verrà provata nella prossima amichevole del 18 luglio a Sion. Per quella data potrebbe aver già rinnovato il suo contratto con l’inter, in scadenza a giugno 2019. «Considerat­elo già fatto: non c’è alcun problema, a me e ai direttori bastano meno di 10 minuti. È come se avessi già rinnovato» ha assicurato il tecnico interista che non vede l’ora di tornare a respirare l’aria della Champions. «Sappiamo la nostra storia: non partiamo in posizione comoda ma ci faremo trovare prontissim­i. L’unica vera difficoltà sarà quella di dover dire a un paio dei miei calciatori che non potranno essere nella lista Uefa».

Per il resto Spalletti non ha dubbi per chi fare il tifo, domani sera, nella finale del Mondiale. «Sto con la Croazia, con Ivan e Brozo: da questa competizio­ne portano via tanto che metteranno a disposizio­ne dell’inter. No, non temo che possano portarceli via perché qui stanno bene».

d Ronaldo? Chi ce l’ha diventa ancora più forte, ma nessuno può farci sentire inferiori. Perisic a livello fisico vale Cristiano, Nainggolan è come Diabolik, scappa da tutte le parti

dell’atletico Madrid Godin. Costo dell’operazione 20 milioni.

Intanto la Juventus si appresta ad accogliere CR7 che ieri ha lasciato il resort nel Peloponnes­o per tornare a Madrid. Tra domani sera e lunedì sarà a Torino per sottoporsi in mattinata alle visite mediche ed essere presentato alla stampa all’ora dello spritz nella Sala Gianni e Umberto Agnelli. Il suo sbarco ha fatto digerire con nonchalanc­e ai tifosi il rincaro degli abbonament­i visto che negli ultimi giorni si sono registrate tre ore di attesa davanti ai botteghini per le 500 persone in fila.

A Milano invece si vive una situazione surreale. In apparenza tutto procede senza scossoni, ma la tensione di Mirabelli e Gattuso -che chiedono chiarezza e incontri con la nuova proprietà di Elliott- è palpabile. Il ds rossonero e l’allenatore hanno avuto un colloquio con Marco Fassone a Milanello prima che al centro sportivo arrivasse l’agente Alessandro Lucci che cura gli interessi di Bonucci, Suso e

Florentino scatenato Florentino Perez ha mandato in Brasile un emissario per trattare con il padre di O Ney

Bertolacci. Quest’ultimo, gradito a Rino potrebbe restare a Milanello ma con il contratto in scadenza nel 2019 dovrebbe prima rinnovare l’accordo. Suso e Bonucci invece vorrebbero comprender­e i piani della nuova società prima di decidere se restare o cambiare aria. Marco Fassone, con dipendenti e procurator­i, prende tempo. Fino al 21 luglio, data in cui l’assemblea nominerà il nuovo cda, ogni mossa di fatto è congelata. E l’incertezza non è amica della serenità.

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