Corriere della Sera

Di Maio: bonus per rendere i contratti stabili

Boccia (Confindust­ria): la causale è un errore. Decreto Dignità, audizione per il presidente Inps

- Di Alessandro Trocino

«Bonus per stabilizza­re i contratti»: il ministro del Lavoro Luigi Di Maio interviene su La7. Gli replica il presidente di Confindust­ria Vincenzo Boccia: «La causale è un errore». Oggi il presidente del’inps Tito Boeri davanti alla Commission­e della Camera.

«Ci saranno incentivi per stabilizza­re i contratti». L’annuncio di Luigi Di Maio arriva insieme alla notizia che le audizioni sul decreto legge «Dignità» nelle commission­i Lavoro e Finanze della Camera cominceran­no probabilme­nte già oggi e che tra i primi a essere convocati ci sarà anche il presidente dell’inps Tito Boeri. Il dirigente preso di mira da Luigi Di Maio per l’affaire della stima degli 8 mila posti di lavoro che si perderebbe­ro con il decreto.

Una relazione tecnica contestata dal ministro del Lavoro, che ancora ieri è tornato sulla questione. Da una parte ribadendo che, «come ben sapete, la legge non ci consente di rimuoverlo» fino a fine mandato, ovvero a febbraio 2019. Dall’altra, annunciand­o che «quando ci sarà il rinnovo, terremo conto che Boeri non è in linea con questo governo. Lui ci deve fornire i dati non le opinioni negative». Per poi aggiungere: «Se si voleva trovare nella relazione tecnica il numerino per fare polemica e spaventare gli italiani, non ci sono riusciti». È la «manina» che sarebbe intervenut­a per mettere in difficoltà i 5 Stelle. Complotto? «Se Luigi ha detto complotto — spiega Roberto Fico — io gli credo».

Ma sulla questione interviene anche il premier Giuseppe Conte: «Il decreto dignità mira a combattere il precariato e l’abuso di contratti a tempo determinat­o. Le premesse che parlano di aumento di disoccupaz­ione mi sembrano destituite di plausibili­tà».

Boeri non ci sta, parla di «negazionis­mo economico» e al passo indietro non ci pensa neanche. Anche lo opposizion­i attaccano. Per Mara Carfagna non c’è nessuna manina, perché «leggendo l’articolo 14 del decreto si parla di minori entrate fiscali e la ragione è proprio che ci saranno meno posti di lavoro». Intanto protesta il Pd, con Debora Serracchia­ni, chiedendo tempi più lunghi per la presentazi­one degli emendament­i e per le audizioni. Ma alle critiche si associa anche Fdi, mentre Gabriella Giammanco considera «ridicola» l’idea del complotto.

Di Maio dà qualche dettaglio sulle modifiche al decreto: «Vogliamo intervenir­e sia sugli incentivi per le assunzioni a tempo indetermin­ato sia, a fine anno, sul costo del lavoro. Quindi vogliamo aiutare le imprese a pagare di meno i contratti». Poi, a Bersaglio Mobile su La7, risponde a Enrico Mentana e conferma: «In sede di conversion­e del decreto inseriremo incentivi per stabilizza­re i contratti». Quanto alla questione Inps, «è ancora da chiarire. Il numero degli 8 mila posti di lavoro non ha fondamento scientific­o. Il nostro decreto non mira a creare più lavoro, ma a creare più diritti. Poi mi impegnerò per diminuire la burocrazia e favorire gli investimen­ti». Vincenzo Boccia, presidente di Confindust­ria, commenta: «Condividia­mo i fini, non le modalità. Ridurre la durata massima dei contratti potrebbe favorire il turnover. Anche a me la previsione dell’inps, di 8 mila posti a termine in meno, pare eccessiva. Il problema non toccherà tanto l’occupazion­e quanto il turn over. Perché il problema vero è la causalità dei contratti, che è un errore». Di Maio, però, ribadisce: «La causale serve». Boccia poi chiede a Di Maio: «Si confronti con noi, sul decreto dignità non è stato fatto».

 ??  ?? Confronto Luigi Di Maio (a sinistra), 32 anni, ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, e (a destra) Vincenzo Boccia, 54 anni, presidente di Confindust­ria, ieri ospiti di «Bersaglio Mobile», il programma di Enrico Mentana in onda su La7
Confronto Luigi Di Maio (a sinistra), 32 anni, ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, e (a destra) Vincenzo Boccia, 54 anni, presidente di Confindust­ria, ieri ospiti di «Bersaglio Mobile», il programma di Enrico Mentana in onda su La7

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