Corriere della Sera

Le esportazio­ni, i trattati e la battaglia del Parmigiano

- Di Michelange­lo Borrillo

«Le esportazio­ni di Parmigiano Reggiano e di Grana Padano in Canada sono crollate del 10% in valore e del 6% in quantità nel primo trimestre del 2018 rispetto ai primi 3 mesi 2017, il confronto più significat­ivo per valutare gli effetti dell’accordo di libero scambio con l’unione Europea (Ceta), in vigore dal 21 settembre 2017». La Coldiretti replica così a Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio del Grana Padano e dell’associazio­ne italiana consorzi indicazion­i geografich­e che aveva annunciato un aumento del 3,5% dell’export verso il Canada di prodotti del lattiero caseario nel primo trimestre 2018. I numeri, entrambi di fonte Istat, non sono in contraddiz­ione: il +3,5% in quantità dell’aicg (in volume -1,7%) è infatti riferito alla totalità dei prodotti lattiero caseari all’interno dei quali c’è da registrare anche, tra gli altri, i balzi di Asiago (+15%) e Gorgonzola (+27%). Sul punto, anche il ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, vuol vederci chiaro: «Nessuno ha fretta di portare il Ceta in aula: vogliamo capire con dati concreti se è vantaggios­o per il nostro Paese, ad oggi ci sembra di no». Nel tempo che si è preso il ministro, l’aicg chiede di istituire un tavolo tecnico, spiega Baldrighi. In questa contrappos­izione, ieri a favore del Ceta si è schierato Agrinsieme (Cia, Confagrico­ltura, Copagri e Alleanza delle cooperativ­e agroalimen­tari).

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