Le esportazioni, i trattati e la battaglia del Parmigiano
«Le esportazioni di Parmigiano Reggiano e di Grana Padano in Canada sono crollate del 10% in valore e del 6% in quantità nel primo trimestre del 2018 rispetto ai primi 3 mesi 2017, il confronto più significativo per valutare gli effetti dell’accordo di libero scambio con l’unione Europea (Ceta), in vigore dal 21 settembre 2017». La Coldiretti replica così a Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio del Grana Padano e dell’associazione italiana consorzi indicazioni geografiche che aveva annunciato un aumento del 3,5% dell’export verso il Canada di prodotti del lattiero caseario nel primo trimestre 2018. I numeri, entrambi di fonte Istat, non sono in contraddizione: il +3,5% in quantità dell’aicg (in volume -1,7%) è infatti riferito alla totalità dei prodotti lattiero caseari all’interno dei quali c’è da registrare anche, tra gli altri, i balzi di Asiago (+15%) e Gorgonzola (+27%). Sul punto, anche il ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, vuol vederci chiaro: «Nessuno ha fretta di portare il Ceta in aula: vogliamo capire con dati concreti se è vantaggioso per il nostro Paese, ad oggi ci sembra di no». Nel tempo che si è preso il ministro, l’aicg chiede di istituire un tavolo tecnico, spiega Baldrighi. In questa contrapposizione, ieri a favore del Ceta si è schierato Agrinsieme (Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle cooperative agroalimentari).