Satispay, 15 milioni dai fondi esteri Il salvadanaio digitale
Altro investimento per Satispay che, dopo un anno dal round da 18 milioni, ha sottoscritto un aumento di capitale da 10 milioni, il cui closing è soggetto alle condizioni sospensive standard, per un massimo di 15 milioni. Un’operazione propedeutica all’internazionalizzazione, visto che tra i sottoscrittori figurano tre investitori stranieri: il fondo inglese Copper Street capital, lead investor con 5,2 milioni di euro, Endeavor Catalyst, veicolo di investimento che supporta il network di imprenditori Endeavor e Greyhound capital. I nuovi investitori italiani sono invece Banca Valsabbina, Sparkasse di Bolzano e Club degli investitori di Torino. L’operazione non ha avuto impatti sulla governance, il cui 33% del capitale e 65% dei diritti di voto resta in mano ai fondatori. «Anche se il nostro obiettivo è quello di chiudere, nel 2019, un round di 50 milioni di euro — commenta il ceo Alberto Dalmasso — abbiamo deciso di varare questa operazione per consentire l’ingresso di investitori internazionali, capaci di supportarci in termini di network e sinergie industriali». L’obiettivo per il 2019, dopo aver consolidato la crescita in Italia, dove Satispay conta 340.000 utenti attivi e 44.000 esercizi commerciali convenzionati, è infatti quello di aprire in Francia e Germania. Da settembre inoltre, Satispay «apre» alla gestione del risparmio: la nuova funzionalità «Risparmi» consentirà di creare salvadanai digitali e di alimentarli accantonando il resto di ogni transazione arrotondata all’euro, mettendo da parte il cashback o selezionando un importo da spostare nel salvadanaio in modo ricorrente. Satispay sta mettendo in piedi partnership con banche, assicurazioni e altri player per consentire agli utenti di investire il denaro risparmiato in Pir, fondi pensioni, assicurazioni e strumenti che investono nelle tech company. L’azienda
L’obiettivo
La raccolta guarda all’internalizzazione e a un futuro investimento da 50 milioni nel 2019
● Satispay è un servizio di mobile payment utilizzabile da chiunque abbia un conto corrente bancario per scambiare denaro con i propri contatti e pagare nei punti vendita ed ecommerce convenzionati con un tap sullo smartphone. Da alcuni mesi l’applicazione consente anche di comprare ricariche telefoniche e pagare multe, tasse, bolli e ticket sanitari grazie alla convenzione con Pagopa. L’azienda, nata nel 2012 dall’idea di tre trentenni, Alberto Dalmasso, Dario Brignone e Samuele Pinta, a oggi ha raccolto in tutto 37 milioni di euro in diversi round di finanziamento