Corriere della Sera

Territorio, futuro e migrazioni Elba Book indaga alle radici

Da oggi a venerdì la quarta edizione della rassegna isolana dedicata all’editoria indipenden­te

- Di Ida Bozzi

Da dove può partire una vera rigenerazi­one? Dalla radice, scelta come simbolo del territorio e dell’identità, ma anche della rinascita e della crescita: ed è cresciuta, infatti, la quarta edizione di Elba Book, il festival dell’editoria indipenden­te che torna sull’isola, a Rio nell’elba, da oggi a venerdì 20 luglio, con un programma di presentazi­oni di libri, tavole rotonde su temi d’attualità, spettacoli e mostre, eventi quest’anno imperniati intorno al tema della rigenerazi­one. Una rigenerazi­one anche in senso stretto, con l’impegno del Consorzio Comieco e i laboratori per bambini dedicati al riciclo che avranno una forma nuova.

«Il tema — spiega Marco Belli, direttore del festival con Andrea Lunghi — è rappresent­ato dall’immagine scelta per questo quarto anno, la radice: il festival riparte dal territorio, e inoltre invita a un turismo culturale, che sia lento e sostenibil­e. E che metta vicino al concetto di resilienza quello di rigenerazi­one umana, civile e anche dei luoghi». Proprio nelle location scelte per alcuni eventi sta una delle novità dell’edizione: la sezione Moby Book si svolgerà durante il viaggio all’elba nei giorni del festival sulle navi Moby Lines e porterà sui traghetti le esperienze per i bambini a cura del Consorzio Comieco, per riciclare carta e altri materiali giocando, mentre gli adulti potranno assistere a presentazi­oni di libri.

Il festival vero e proprio parte oggi: in contempora­nea con l’apertura del bookshop, che vede quest’anno salito a 30 il numero degli editori presenti, l’inaugurazi­one ufficiale della rassegna vedrà la consegna dei premi «Città di Siena» e del premio «Lorenzo Claris Appiani» per la traduzione, quest’anno dal cinese (dalle ore 18): per la traduzione vince Marco Fumian con la versione italiana di Il podestà Liu e altri racconti di Yan Lianke (Atmosphere Libro) e si classifica­no seconde Barbara Leonesi e Caterina Viglione per Lanterna e il distretto dei ciliegi di Jia Pingwa (Elliot).

La radice poi cresce, fiorisce e si apre: nel segno dell’apertura sarà uno degli incontri di domani, «La galassia nera», con l’illustratr­ice tunisina Takoua Ben Mohamed, nata a Douz e cresciuta a Roma, insieme agli ospiti Monica Barni e Giovanni Baldini (alle 18.30). Il tema dell’apertura torna anche in una delle mostre collateral­i aperte durante il festival, Lives in limbo, del fotoreport­er Francesco Pistilli, terzo classifica­to al World Press Photo 2018, che presenterà il suo lavoro sui migranti. Anche l’omaggio al cantautore Gianmaria Testa, scomparso nel 2016, si concluderà tornando all’immigrazio­ne: mentre domani il cantautore verrà ricordato in un dibattito con Paola Farinetti e Luciano Minerva e con il concerto dei Donauwelle­nreiter (dalle 21.30), giovedì 19 Giuseppe Cederna proporrà il reading dal libro postumo di Testa Da questa parte del mare (Einaudi) che affronta proprio il tema delle migrazioni. «Non vogliamo offrire un punto di vista fisso — conclude Belli — ma aprirci e interrogar­ci sull’attualità, proponendo domande e offrendo per discutere il luogo più adatto, la piazza, l’agorà».

Forte è però, per tradizione della rassegna elbana, anche l’impegno sul fronte del dibattito editoriale: mentre l’anno scorso il cuore delle discussion­i era il futuro del libro, giovedì 19 il confronto tra editori e organizzat­ori si sposterà sul tema «Piccoli e grandi festival del libro», con gli interventi di Maurizio Cristella (Fiera del Libro di Iglesias), Giorgio Vasta (Book Pride), Oliviero Ponte di Pino (Book City Milano), Giulia Alonzo (trovafesti­val.com) e Riccardo Cavallero, editore di Sem Libri, con Annarita Briganti e Virginia Tonfoni (alle 18). Ci sarà spazio anche per la poesia, con due reading a cura del collettivo Cardiopoet­ica: giovedì 19, dopo il saluto del direttore generale del Consorzio Comieco Carlo Montalbett­i e di Gabriella Solari, la lettura «Se una notte d’estate un isolano…» (21), e venerdì il reading «Mica come Prévert» (21.30). Si chiude venerdì con un dibattito tra reporter con Sigfrido Ranucci di «Report» (Rai3) e Giovanni Tizian de «L’espresso» moderati da Stefano Lamorgese (22.30).

Laboratori in nave Con Comieco, sui traghetti Moby Lines i più piccoli imparerann­o a riciclare giocando

Dibattiti e reading Musica, letture e un confronto tra editori e organizzat­ori su fiere e kermesse culturali

 ??  ?? Spazi Henrique Oliveira (San Paolo, Brasile, 1973), Baitogogo (2013, installazi­one), Parigi, Palais de Tokyo, courtesy dell’artista: le enormi radici, create da Oliveira utilizzand­o pezzi di compensato alterato e assi sottratte ai cantieri, vogliono...
Spazi Henrique Oliveira (San Paolo, Brasile, 1973), Baitogogo (2013, installazi­one), Parigi, Palais de Tokyo, courtesy dell’artista: le enormi radici, create da Oliveira utilizzand­o pezzi di compensato alterato e assi sottratte ai cantieri, vogliono...

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