Ferita alla testa: grave l’artista Campbell
Trovato in camera in una pozza di sangue: ipotesi aggressione o incidente. Interrogate due donne
Avolte anche l’arte si intreccia con la cronaca. Sembra essere questo il caso di Orlando Robin Campbell (1985), l’artista inglese trovato ieri, attorno alle cinque di mattina, in una pozza di sangue, nella sua stanza di Palazzo Speciale Raffadali a Palermo, dove alloggiava dal suo arrivo (alcuni mesi fa), in occasione di Manifesta 12,«la biennale nomade europea di arte contemporanea» (in programma nel capoluogo siciliano fino al 4 novembre). Le condizioni di Campbell, attualmente ricoverato nel reparto di Rianimazione del Policlinico di Palermo, vengono definite molto gravi: presenta una profonda ferita alla testa che potrebbe far pensare a un’aggressione, ma anche a una caduta accidentale dal soppalco del palazzo in cui alloggiava e dove aveva anche realizzato un’installazione. Campbell è stato trovato da una ragazza straniera che dormiva in un letto vicino, mentre non è invece ancora chiaro dove si trovasse l’altra donna ospite di Campbell: entrambe in Questura sono state a lungo interrogate dagli agenti della Squadra Mobile.
In un primo momento era stato riferito che l’artista inglese esponeva a Palermo nell’ambito di Manifesta. Ma dalla stessa organizzazione di Manifesta è arrivata subito la precisazione: «Campbell non è inserito nel programma principale della biennale e non fa parte del programma di eventi collaterali di Manifesta 12, la sua mostra a Palazzo Speciale Raffadali non rientra nell’ambito della biennale».
Sul suo sito (www.orlandorobincampbellart.com), Campbell (diplomato alla St. Mar- tins School of Art di Londra) parla di una ricerca artistica impegnata «a trovare modi nuovi e poetici per vedere un oggetto di ogni giorno, come lo sono i tubi di scarico in plastica o i tubi in rame da idraulici», secondo la lezione di Andy Warhol.
Tra i soggetti più recenti di Campbell (pittore, scultore), «rimasto sbalordito dalla quantità di medicine prescritte anche per i disturbi più miti», le pillole, che in versione Pop, sono al centro della sua collezione Pills, in cui il modello sembra essere prima di tutto Damien Hirst.
In Sicilia
Alloggiava a Palazzo Speciale Raffadali con due ospiti, entrambe portate in Questura