Il fascino regale dei cigni in un rito senza tempo
CARTOLINE DAL MONDO Un’operazione burocratica, per l’indiscutibile allure che circonda i Windsor, diventa una meravigliosa cerimonia: teniamoci stretta la nostra repubblica, ma l’immagine positiva dello Stato si alimenta anche così
Sia chiaro, ci teniamo stretti la nostra repubblica. Sia essa prima, seconda o terza, si dibatta tra attacchi e difese della Costituzione, attraversi penose crisi istituzionali e venga costantemente messa in discussione, ce la teniamo stretta e nel nostro piccolissimo ne siamo anche tutto sommato contenti, perché perlomeno ci consente di lamentarci a gran voce. E però dobbiamo ammettere di guardare affascinati alle manifestazioni contro tempo e contro tendenza delle monarchie, soprattutto quando a essere coinvolta è quella persona straordinaria che risponde al nome di Elisabetta seconda d’inghilterra.
Siamo appena usciti dall’entusiasmante corteo nuziale del giovane Harry, scossi dalle presenze e dalle assenze dei familiari della sua bellissima e inconsueta per quei palcoscenici sposa americana, e ora ci ritroviamo a seguire appassionati il censimento dei cigni, il famoso Swan Upping che annualmente si svolge sulle rive del Tamigi.
La faccenda, in estrema sintesi, è la seguente. I cigni che popolano le acque e le sponde del celebre fiume che attraversa Londra sono fin dal XV secolo, in virtù
d
Proprietà della corona
Dal XV secolo, per un editto di re Edoardo IV, sono proprietà esclusiva della corona: non possono essere catturati ma vanno individuati, misurati, pesati Il rito in uniforme
Su imbarcazioni adatte alla navigazione fluviale, con vessilli che raffigurano il profilo dell’animale, ufficiali in uniforme rossa provvedono al censimento
di un editto di re Edoardo IV, di proprietà esclusiva della corona. Per questo motivo essi non possono essere oggetto di cattura o bracconaggio, e questa è ovviamente una fortuna; ma altresì rientrano nel patrimonio reale, e quindi devono essere individuati, transitoriamente bloccati per essere contati, misurati e pesati.
Un’operazione di mera burocrazia che però, causa l’indiscutibile allure che circonda i Windsor, diventa una meravigliosa e scenografica cerimonia: a bordo di specifiche imbarcazioni adatte alla fluviale navigazione che inalberano un vessillo con la raffigurazione del profilo dell’animale, ufficiali in uniforme rossa che immaginiamo avranno una qualche difficoltà a dire ai figli come sbarchino il lunario provvedono al censimento, con grande serietà e ammirevole perizia.
I cigni, ben pasciuti e poco disponibili a farsi scandagliare con strumenti di misurazione, tendono a essere riottosi e quindi gli Swan Markers e i Warden of Swans sono eroicamente pronti a sacrificare qualche falange alla regina.
Il tutto, come ormai di prammatica, sotto centinaia di obiettivi e di smartphone di turisti e passanti determinati a carpire immagini ricordo della situazione. In questi tempi social, le foto fanno velocemente il giro del pianeta e strappano più di un sorriso. L’immagine positiva dello Stato si alimenta anche così.
Ora, ripetiamo, siamo molto contenti della repubblica che ci siamo guadagnati col sangue; ma ripensando ad altri e ben più tristi censimenti che alle nostre latitudini vengono effettuati da uomini con uniformi assai meno sgargianti, sospiriamo e pensiamo che con la Brexit non solo il Regno Unito abbia perso qualcosa.