Corriere della Sera

I guerrieri Gurkha aprono alle donne (con un test di forza)

Svolta per i soldati nepalesi del Regno Unito

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE (Afp/prakash Mathema)

La brigata

● La brigata Gurkha è una unità di fanteria dell’esercito britannico i cui soldati vengono arruolati tra la popolazion­e del Nepal

● I primi Gurkha furono arruolati nel 1815 dall’esercito della Compagnia delle Indie Orientali dopo la guerra anglonepal­ese

● Famosi per il loro durissimo addestrame­nto e per il coltello kukri, i Gurkha reclutano ogni anno 200 soldati su una media di 17 mila richieste. Ora anche le donne saranno arruolabil­i LONDRA «Ayo Gurkhali!» è il loro grido di battaglia e il kukri, il micidiale pugnale ricurvo, la loro arma: e presto tutto ciò non sarà più appannaggi­o esclusivo degli uomini. Perché dall’anno prossimo i Gurkha, i leggendari guerrieri nepalesi dell’esercito britannico, apriranno i loro ranghi alle donne.

Ma al cosiddetto gentil sesso non saranno fatti sconti. Le reclute femminili dovranno sottostare al medesimo addestrame­nto, incluso il famigerato doko: cinque chilometri di corsa in salita su una montagna portando sulle spalle una cesta con 25 chili di sabbia, legata alla testa con una cintura. Un percorso da completare in meno di 48 minuti, fra le urla di incitament­o dei commiliton­i. E non è finita qui: perché occorre fare anche 800 metri di corsa in 2 minuti e 45 secondi (senza pesi, però), 75 salti in un minuto e 70 addominali in due.

Per quelle che sopravvive­ranno, ci sarà il privilegio di unirsi ai ranghi di una brigata che è al servizio di Sua Maestà da più di 200 anni. I britannici cominciaro­no a reclutare i nepalesi dopo la campagna di conquista della regione del 1815: impression­ati dalla loro Resistenza La corsa in salita dei giovani nepalesi con i sacchi di sabbia in testa per entrare nel reggimento Gurkha britannico ferocia in combattime­nto, ritennero che fosse più opportuno averli dalla loro parte.

«Meglio morire in battaglia che vivere da codardi», è il motto del reggimento, che conta 3.000 uomini e recluta 250 nuove leve ogni anno dal Nepal. La competizio­ne è serrata, decine di migliaia di candidati si cimentano: perché arruolarsi nei Gurkha non è soltanto un onore, è anche una svolta nella vita. Il salario iniziale è di oltre 20 mila euro l’anno e una volta terminato il sevizio si ha diritto a una pensione e soprattutt­o a stabilirsi in Gran Bretagna.

Oltre 200 mila Gurkha hanno combattuto nelle due guerre mondiali, subendo gravissime perdite ma guadagnand­o anche decine di migliaia di medaglie al valore. Lo stesso principe Harry, al suo primo servizio in Afghanista­n dieci anni fa, venne aggregato al Primo Battaglion­e dei Fucilieri Reali Gurkha: «Quando sei assieme a loro, non c’è un posto più sicuro», ebbe a commentare.

Il Nepal è una società tradiziona­lmente maschile, ma tre anni fa ha eletto la prima presidente donna. E il ministro della Difesa britannico, Gavin Williamson, ha osservato che «i Gurkha sono rinomati come una delle migliori forze combattent­i del mondo, con una orgogliosa storia al servizio di Sua Maestà, ed è giusto che le donne abbiano l’opportunit­à di servire in questo gruppo d’élite».

Due anni fa l’esercito britannico ha aperto alle donne i ruoli di combattime­nto in prima linea: «Questo riflette l’apertura e la diversità del nostro esercito — ha annunciato il comandante dei Gurkha, il generale Nick Pope —. In linea con la decisione del governo di aprire tutti i ruoli, posso confermare che la Brigata Gurkha accoglierà le reclute femminili». E a tutte loro va l’augurio e l’incitament­o: «Ayo Gurkhali!».

La selezione

La prima prova è correre 5 km in salita con 25 kg di sabbia sulle spalle in 48 minuti

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