Corriere della Sera

Patto Europa-giappone, via (quasi) tutti i dazi

Firmata l’intesa che eliminerà le barriere doganali. E creerà un mercato unico che vale un terzo del Pil globale

- Paolo Salom

L’unione Europea e il Giappone hanno siglato ieri a Tokyo — presenti il presidente della Commission­e Europea Jean-claude Juncker, il presidente del Consiglio Donald Tusk e il premier giapponese Shinzo Abe — un accordo quadro di partenaria­to economico e strategico.

Il premier del Sol Levante ha chiarito come l’intesa «mostri al mondo l’incrollabi­le volontà politica del Giappone e dell’unione Europea di difendere il libero scambio e guidare la comunità internazio­nale in questa direzione, mentre si espande il protezioni­smo». Juncker ha chiosato in un tweet dal Giappone: I punti

● Il trattato tra Ue e Giappone entrerà in vigore nel 2019

● Prevede la cancellazi­one reciproca della quasi totalità dei dazi

● Si applica a un’area che produce circa un terzo del Pil globale «Con la firma dell’accordo di partenaria­to economico con il Giappone stiamo facendo una dichiarazi­one sul futuro del commercio libero ed equo. L’accordo mette equità e valori al centro. Non c’è protezione nel protezioni­smo e non c’è unità dove c’è l’unilateral­ismo». Il messaggio, nemmeno troppo velato, è rivolto ovviamente alla Washington di Donald Trump, in un’epoca di rinnovate barriere e tariffe che spingono indietro la lancetta della globalizza­zione.

Il cosiddetto accordo Jefta (Japan-eu free trade agreeement), su cui si è cominciato a negoziare nel 2013, è il più ambizioso nel suo genere mai concluso dall’ue ed entrerà in vigore nel 2019 dopo la ratifica della Dieta giapponese (prevista in tempi rapidi) e del Parlamento europeo: diversamen­te dal Ceta — il trattato Insieme

Da sinistra: Jean-claude Juncker, Shinzo Abe e Donald Tusk (Epa) tra Ue e Canada — non saranno necessarie le ratifiche dei parlamenti nazionali dei Paesi Ue.

Da parte sua il Giappone eliminerà i dazi su oltre il 90% delle importazio­ni provenient­i dall’unione (in particolar­e nel settore dell’agro-alimentare, cosa che ha bene impression­ato le diverse associazio­ni di settore italiane). L’UE a sua volta cancellerà le imposte sul 99% delle merci giapponesi e, tra 7 anni, procederà a una maggiore apertura al mercato automobili­stico nipponico.

Di fatto nascerà un’area unificata di oltre 600 milioni di consumator­i e 29 Paesi, pari a quasi un terzo del prodotto interno lordo globale. Ma l’intesa tra i leader europei e il premier giapponese non si è limitata al settore commercial­e. Sul tavolo, infatti, era alla firma anche un accordo strategico «che rafforza la cooperazio­ne bilaterale e nelle sedi multilater­ali — si legge nella dichiarazi­one congiunta — arricchend­o la dimensione politica della nostra relazione e permettend­o una cooperazio­ne più profonda in un ampio raggio di settori, con particolar­e riguardo a pace e sicurezza, migrazioni, lotta al terrorismo».

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