Corriere della Sera

Emma, uccisa a 85 anni in casa sua Aveva prelevato 600 euro in banca

Ancona, trovata dal marito 90enne. Non ci sono segni di scasso sulla porta

- Corriere della Sera Nicola Catenaro

Colpita alla gola e uccisa per poche centinaia di euro. Quei soldi che aveva prelevato dal proprio conto per onorare un debito, forse pagare alcuni lavori fatti a casa, e che l’assassino deve aver cercato freneticam­ente mentre rovistava tra i cassetti della sua abitazione di Chiaravall­e (in provincia di Ancona), in via Verdi 19, terzo piano. È morta così Emma Grilli, pensionata di 85 anni, senza che nessuno potesse difenderla. La testa riversa sul lavandino e tanto sangue intorno. Aggredita da una persona a cui lei stessa deve aver aperto la porta. Non ci sono infatti segni di effrazione.

«Una donna buona e ancora in salute, faceva le scale a piedi per mantenersi in forma, è difficile credere che qualcuno possa averle fatto del male», dicono i vicini. Il Ris di Roma, ieri, ha lavorato fino a tardi per cercare le tracce del balordo che ha spento la vita di Emma, trovata esanime dal marito, Alfio Vichi, 90 anni, rientrato a casa dopo il solito giro per andare a comprare il pane. È stato lui a chiamare i soccorsi. Sono intervenut­e la Croce Gialla di Falconara e l’avis di Montemarci­ano, purtroppo solo per accertare il decesso dell’anziana. «Si sta lavorando a 360 gradi, sono in corso tutti gli accertamen­ti», dice il comandante provincial­e dei carabinier­i Stefano Caporossi. L’indagine, condotta dal pm Paolo Gubinelli che ha aperto un fascicolo contro ignoti, non trascura alcuna ipotesi ma la pista familiare non sembra tra quelle prese in consideraz­ione. Il marito Alfio, l’ultimo a vedere la moglie in vita, è stato sentito a lungo dai carabinier­i. È profondame­nte scosso per la tragedia e non ha saputo dare spiegazion­i. Gli investigat­ori hanno sentito anche uno dei due figli della coppia, che a Chiaravall­e fa il corriere espresso. È accorso subito. Distrutta anche la sorella, che era al lavoro in un altro paese della zona quando il fatto è avvenuto.

Davanti alla palazzina dove la coppia si era trasferita dalla video, gallery, aggiorname­nti e commenti sulle notizie del giorno campagna negli anni Settanta, ieri si sono radunati vicini e conoscenti. C’era anche qualche parente. «Una coppia tranquilla e molto attiva, mai uno screzio tra di loro, mai niente che potesse far pensare a problemi». Lei era sempre gentile, parlava con tutti e curava l’orto dietro il palazzo, era il suo hobby. Lui ama giocare a bocce e va ancora in bicicletta. Pietro, un parente, racconta di averlo visto in sella alla sua inseparabi­le bici intorno alle 9.30, vicino al tabaccaio. Lo riferisce a Cronachean­cona.it ed è un particolar­e che delimita i movimenti della coppia ma che purtroppo non aiuta a far luce sulla dinamica dell’omicidio.

La ricostruzi­one che appare più credibile finora è che Emma sia stata vittima di una o più persone che sapevano del gruzzolett­o che lei teneva in casa, circa 600 euro, o erano venuti a conoscenza di questa informazio­ne dopo averne seguito gli spostament­i per e dalla banca. In quella filiale hanno cercato conferme ieri i carabinier­i.

Emma, dopo aver salutato Alfio, potrebbe aver aperto la porta a chi l'ha uccisa. Magari pensava che fosse il postino o forse era convinta che il suo Alfio avesse dimenticat­o qualcosa. Se l’ipotesi della rapina fosse confermata, resterebbe da capire perché tanto accaniment­o su una signora che non avrebbe mai avuto la forza di difendersi. Una violenza inspiegabi­le. Una donna massacrata per poche centinaia di euro.

● A trovare il corpo è stato il marito 90enne, che era uscito a comprare il pane. Indagano i carabinier­i: l’ipotesi è che sia stata vittima di una rapina

Indagano i carabinier­i Caccia all’assassino Accertamen­ti alla filiale dove aveva il conto «Si lavora a 360 gradi»

 ??  ??
 ?? Sul sito del ?? Online
Sul sito del Online

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy