Corriere della Sera

La svolta necessaria? Il sindacato 4.0

Il libro di Cazzola e Sabella. Ichino: più spazio alla contrattaz­ione

- Rita Querzè

Sarà forse arrivata la fine della storia. Ma non per il sindacato. Ne sono convinti — nonostante la complessa stagione dalla rappresent­anza del lavoro — Giuliano Cazzola e Giuseppe Sabella, autori di L’altra storia del sindacato, Dal secondo dopoguerra agli anni di industry 4.0. Il saggio è stato presentato ieri a Milano. In platea anche Marina Orlandi, la vedova del giuslavori­sta Marco Biagi (il libro è dedicato proprio a Marco Biagi, Ezio Tarantelli e Massimo D’antona, tutti e tre vittime delle Brigate rosse a causa del loro lavoro in materia di relazioni industrial­i).

A confrontar­si sul testo il giuslavori­sta (ed ex parlamenta­re del Pd) Pietro Ichino, il direttore del Corriere Luciano Fontana e l’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini (ma anche ex presidente di Federmecca­nica e «promotore», nel 2000, del “patto per Milano” in materia di lavoro firmato solo da Cisl e Uil).

Per Sabella e Cazzola ricostruir­e il passato è prima di tutto un modo per guardare avanti. Sfida colta da Ichino che ha sottolinea­to come troppo spesso in materia di lavoro intervenga il legislator­e. «La legge non è lo strumento adatto per regolare una realtà in così veloce movimento, pensiamo per esempio alla nascita del lavoro gestito da piattaform­e — osserva Ichino —. Se ci fosse un sistema di relazioni industrial­i in grado di produrre una regolament­azione adatta sarebbe meglio».

Le rappresent­anze di sindacato e imprese sono in grado di farsi avanti? La disinterme­diazione iniziata negli anni ‘90 è al suo culmine? Il segretario generale della Cgil di Milano Massimo Bonini, si è detto convinto che si possa — anzi si debba — andare oltre. Aumentando le dosi di pragmatism­o e riducendo quelle di ideologia. Orientando la bussola delle relazioni industrial­i verso il Nord della soluzione dei problemi. E andando avanti insieme con politica, istituzion­i e imprese. Perché «in un mondo così complesso nessuno può vincere da solo».

Prospettiv­e

Bonini (Cgil): relazioni industrial­i con meno ideologia e più volontà di risolvere i problemi

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy