Corriere della Sera

L’agenzia Spaziale punta 80 milioni sulle (nuove) startup

- Fabio Savelli

La chiamano «space economy». È la nuova frontiera degli investimen­ti in capitale di rischio. Trascinata anche dall’eco delle scommesse dei guru di settore. Gli innovatori della Silicon Valley: Elon Musk, con la sua Space-x, Jeff Bezos, fondatore di Amazon e della Blue Origin, soprattutt­o Richard Branson e la sua Virgin Galactic, che vuole portarci a guardare la Terra a distanza e, per farlo, ha appena stretto un accordo con l’italiana Sitael di Vito Pertosa, che da Monopoli sta lavorando al progetto dei turisti nello spazio.

Stavolta l’investimen­to è, per così dire, istituzion­ale. L’agenzia Spaziale Italiana, guidata dal fisico ex Cern Roberto Battiston, sarà partner di un nuovo fondo di venture capital dedicato alle imprese che in Italia operano nelle tecnologie dello spazio. Il gestore del fondo è la sgr Primomigli­o e ha un obiettivo ambizioso: raccoglier­e 80 milioni di euro per avviare una serie di investimen­ti in startup, spin off dei Politecnic­i e piccole e medie imprese entro l’inizio del prossimo anno. Non è improvvido il timing di questa scelta, anche se dovrà confrontar­si con la domanda di sottoscrit­tori che vaglierann­o i possibili rendimenti secondo la dinamica costi-benefici. Nel 2017 l’in- dustria spaziale mondiale ha toccato i 327 miliardi di investimen­to, grazie al combinato disposto di due fenomeni che stanno agendo da straordina­rio accelerato­re: 1) i costi di lancio di satelliti e razzi stanno diminuendo sensibilme­nte; 2) le diverse costellazi­oni di satelliti intorno alla Terra stanno inviando miliardi di dati e permettono una lettura dell’ecosistema attorno al nostro pianeta. «Il settore sta sviluppand­osi in modo molto rapido — dice Gianluca Dettori, presidente di Primomigli­o —. Dei 6,3 miliardi investiti in startup spaziali negli ultimi vent’anni l’80% sono avvenuti ultimi tre».

Agenzia Spaziale Italiana — che con l’esa (l’agenzia Spaziale europea), sta già co-finanziand­o Sparkme, un accelerato­re con il compito di investire in startup potenzialm­ente interessan­ti — parteciper­à ogni operazione con una quota variabile, ma rilevante. L’italia, d’altronde, è il sesto Paese al mondo nella produzione di ricerca scientific­a in ambito spaziale. Grazie ai nostri ricercator­i.

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miliardi di euro gli investimen­ti nel 2017 dell’industria spaziale Al vertice Roberto Battiston, fisico, presidente dell’agenzia Spaziale Italiana

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