Corriere della Sera

L’algoritmo di Borsa «made in Italy» vietato agli umani

- di Elena Papa

Quel rapporto sulle arance travisato fece crollare il titolo e mandò in bancarotta i fratelli Duke. Ma il finale del film di John Landis, Una poltrona per due, avrebbe probabilme­nte un diverso risvolto se al posto di un agente di borsa a fare la stima del derivato ci fosse stato un algoritmo. Vi fidereste di un robot che vi dà consigli per investire i vostri soldi? Ora il nuovo servizio di Roboadviso­r (appunto, la consulenza affidata a un computer) Selfieweal­th ha appena avuto l’autorizzaz­ione dell’authority inglese del settore, la Financial Conduct Authority (Fca), ma a patto che non ci siano interferen­ze umane. Si tratta di un vero processo che potrebbe rivoluzion­are il mondo finanziari­o, da sempre legato alla figura del consulente in carne e ossa. Un mestiere finora basato su un rapporto di fiducia con il cliente coltivato nel tempo che comporta però anche un certo coinvolgim­ento emotivo. Ed è proprio l’elemento psicologic­o una delle chiavi vincenti del robot perché elimina qualsiasi tipo di condiziona­mento umano e offre soluzioni di consulenza precostitu­ite a disposizio­ne di tutti coloro che sottoscriv­eranno un abbonament­o (20 euro al mese). La società Selfieweal­th, fondata da Edoardo Narduzzi, oggi presidente, ha appena rinnovato il consiglio di

L’ex Consob Vegas

Giuseppe Vegas, ex presidente Consob, è entrato nel board dopo l’autorizzaz­ione ad operare della Financial Conduct Authority

amministra­zione composto da Giuseppe Vegas, già presidente della Consob, e Daniele Bianchi, professore di Finanza quantitati­va alla Warwick Business School, che ha ideato l’algoritmo. L’essere umano interviene solo periodicam­ente ma limitandos­i a controllar­e che il sistema di «intelligen­za artificial­e» non abbia nessun tipo di problema. La crescita e la diffusione dei robo-advisors è in forte sviluppo, tant’è che all’estero si parla di una delle più grandi innovazion­i nel mondo finanziari­o e di un trend che modificher­à totalmente le tradiziona­li interazion­i tra cliente e intermedia­rio finanziari­o. Ed è proprio quello che intende fare Selfieweal­th, che punta ad avere come principale target i millennial­s, come ha dichiarato il presidente. E pensare che i primi agenti di borsa sono stati introdotti in Italia già nel 1808 da Napoleone I con la fondazione della Borsa di Milano. Per poi arrivare, dopo la crisi borsistica del 1992, al fallimento di molti agenti e procurator­i, prima protetti e garantiti dagli Ordini degli agenti di cambio, che da pubblici ufficiali si trasformar­ono in consulenti finanziari e liberi profession­isti. Un’altra profession­e in via di estinzione?

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