«Al ministero perché amica di Di Maio? È sessismo»
d Lavoro in due ministeri, ma prendo un solo stipendio, pur avendo diritto a due salari Avere solo 26 anni? Credevo fosse un merito
ROMA «Sessismo» che ci porta a un «medioevo culturale». Assia Montanino, all’anagrafe Assunta, contrattacca dopo la pubblicazione di un articolo de Il Giornale titolato «Di Maio assume l’amica a 70 mila euro l’anno».
In sostanza, il quotidiano ha scoperto che il due volte ministro Luigi Di Maio ha assunto al ministero dello Sviluppo economico una ragazza di 26 anni, di Pomigliano d’arco (paese dove ha vissuto il vicepremier). Il leader M5S interviene subito per difendere la Montanino. Parla di «schifo» e di «spazzatura» e spiega: «La dottoressa Assia Montanino l’ho conosciuta 5 anni fa. È la figlia di un commerciante che ha denunciato i suoi usurai e ho avuto modo di conoscerla quando sono andato a far visita al padre per portargli la mia solidarietà. Era una giovane universitaria a cui decisi di dare un’opportunità di tirocinio presso la mia segreteria di vicepresidente della Camera. Negli anni si è distinta e posso assicurarvi che non ho mai conosciuto una persona più onesta e leale di lei. Vergognatevi».
Dopo qualche ora arriva l’autodifesa, sempre sul mezzo preferito dai 5 Stelle (Facebook), della Montanino. Che, invero, non ha colpe nella vicenda, se non quello di avere un curriculum decisamente inferiore rispetto a quello del suo predecessore. La Montanino spiega di aver non uno bensì due lavori: capo segreteria del ministero del Lavoro e segretario particolare del ministero dello Sviluppo economico. Sdoppiamento che combacia con quello del suo superiore. E che la porta a dire: «Percepisco 3.300 euro al mese netti, avrei diritto a due stipendi, ma ne prendo uno soltanto, per un impegno che va ben oltre i tempi previsti nel contratto, che si protrae 7 giorni su 7, senza limiti di orario». Condizioni di lavoro, in effetti, decisamente pesanti e forse non del tutto in linea con i principi del decreto Dignità e con lo Statuto dei lavoratori. La Montanino rivendica la giovane età, «dovrebbe essere un elemento positivo non un demerito», parla di «sessismo nemmeno troppo velato» e si chiede: «Se fossi stato un uomo cosa sarebbe successo?».
La due volte segretaria è di Pomigliano, lo stesso paese di Dario De Falco, compagno di scuola di Di Maio, che è diventato la sua longa manus in Parlamento. Nelle sue liste, a Pomigliano, si era candidata nel 2015, non risultando eletta come consigliera.