Dai coccodrilli (finti) allo stile Bo Derek Galateo in spiaggia
Moda e riti vecchi e nuovi dell’estate 2018: lo slogan di quest’anno è «joie de vivre»
● Il bello del fare: dai viaggi in Italia e nel mondo all’universo del food, passando attraverso i tanti volti del wellness e del fitness ● Il bello dell’essere: temi di psicologia ma anche spazio alle storie raccontate dai lettori, al cruciverba e all’oroscopo M entre lei si immerge nel mare con il caftano bianco sopra il bikini (le treccine alla Bo Derek in «10» sono facoltative), lui fa cavalluccio in bilico tra le onde su un coccodrillo verde. Le tendenze dell’estate — sul nuovo numero di Liberi Tutti, domani in edicola con il Corriere — sollecitano un rinnovato galateo dello stare insieme. I gonfiabili sono l’ultima mania. Un vezzo con tanto di campionato mondiale. Cracey (crasi delle due parole, Crazy, folle, e race, gara), è questo il nome dell’evento nato nel 2012 in Danimarca, nelle acque gelide di fronte all’amager Beach Park, isola artificiale di due chilometri ricoperta di sabbia che il 14 agosto porterà oltre 500 persone a gareggiare su unicorni, bruchi e balene. Il fondatore Kim Sørensen racconta che l’idea è nata dopo una sfida di 22 chilometri con il suo amico Per Dyrlung in sella a un coccodrillo. L’appuntamento su Facebook è diventato virale. «Si sono presentati in 120 con i loro materassini gonfiabili dalle forme assai ridicole», racconta. Si partecipa a coppie per tre diverse manche. Durante la gara, della durata di un’ora, i partecipanti devono accumulare punti guadagnati tra nuoto e corsa in spiaggia. Il campionato attira gente anche dagli Stati Uniti, e alimenta la moda dei gonfiabili che dai social arriva sulle spiagge. «Nessuno si vergogna più di farsi vedere su questi materassini dalle forme bizzarre — da quelli a forma di cono gelato alla patatina, dai cactus ai bruchi e agli unicorni — proprio perché il loro successo sta nella spensieratezza, nella vitalità che emanano», osserva Sørensen. Sui social, la foto di David Beckham rilassato su un pavone gonfiabile blu postata dalla moglie designer Victoria ha ottenuto oltre un milione di like. Ma l’euforia contagiosa scoppiata tra i «vecchiovani» spesso fa perdere di vista la buona educazione con affollamento e schizzi che rischiano di rovinare la pace a chi chiede di potersi fare soltanto un bagno tranquillo.
Del resto il motto dell’estate è Joie de vivre dicono gli stilisti, che pure provano a riportare un po’ di ordine tra gli ombrelloni, rilanciando i classici dell’eleganza. Gran ritorno del costume intero (exploit del monospalla) per lei. Anche nei classici colori nero (insieme con il blu ottico è l’ideale all’inizio della vacanza, quando non si è ancora abbronzati) e bianco ottico.
Oggi che al sole si sta sempre meno, la tendenza è arrivare in spiaggia già vestiti come per il party, con una gonna o un pantaloncino sul costume, e il cappello a larghe falde. «Tanto, poi, ci si ferma Un’immagine del Campionato di gonfiabili in Danimarca. In alto, il gonfiabile a forma di pretzel (amazon.com). Sopra, a destra, la blogger Catherine Poulain immersa in piscina con il costume di Chiara Boni. Qui a lato Orlando Bloom a Malibu e a sinistra Rita Ora a bordo piscina», raccontano all’augustus Hotel & Resort di Forte dei Marmi, celebre anche per la storica villa che fu degli Agnelli. Qui vanno forte i costumi color gelato di Chiara Boni, che però risponde dalla barca: «Il party al tramonto sulla spiaggia è la tendenza dell’estate». L’ultimo a Giannella, all’argentario. «Tutti hanno ballato a piedi nudi fino a notte fonda». La nota stonata è sempre la scarpa. Con un sandalo caprese anche un po’ rialzato non si sbaglia, dice la designer. «Proibito presentarsi con i tacchi e affondare nella sabbia». Il bikini resta il più venduto, portato sgambato a «V» sui fianchi. In alternativa, c’è anche la culotte Anni 50 nei tessuti modellanti ma iperconfortevoli e leggeri per una asciugatura veloce. A rubare la scena però sono soprattutto i maschi, con tanto di narciso tatuato modello maori. Lo spettacolo è il corpo, così il costume un po’ si ridimensiona, il boxer è più preciso, meglio se in tinta unita, anche nei toni fluo. Sulla riviera romagnola tutti sfoggiano la tshirt con la skyline di Rimini personalizzata anche con frasi, osserva Alessandro Lepri dell’osservatorio turistico dell’emilia Romagna.
Fa la lista delle cose bandite: parlare ad alta voce, tenere il volume del cellulare quando si ascoltano le stories su Instagram, tuffarsi schizzando tutti. «Ma quel che proprio non puoi vedere è l’uomo in sovrappeso con il costume bianco. Lasciamolo ai modelli delle pubblicità».