Boban promuove la Var: «Non sta cambiando il calcio, lo sta pulendo»
«La Var non sta cambiando il calcio, sta pulendo il calcio». Così il vice segretario generale della Fifa, Zvonimir Boban (foto), che ha supervisionato l’intero progetto della videoassistenza al Mondiale russo da poco concluso. Frasi, queste di Boban, che faranno discutere, perché in finale la «sua» Croazia, secondo alcuni osservatori, è stata penalizzata proprio dalla Var, con la quale è stato concesso il rigore in favore della Francia sull’1-1. Così ancora l’ex fantasista del Milan: «L’ampia preparazione, sia prima sia durante il torneo, coordinata e guidata dal presidente del comitato arbitrale Fifa, Pierluigi Collina, e dal direttore arbitrale della Fifa, Massimo Busacca, ha prodotto risultati eccezionali: sono orgoglioso di aver fatto parte di questa squadra». Nelle 64 partite dei Mondiali in tutto sono stati 455 i falli presunti tali verificati con la Var (7,1 in media ogni match) e in 20 occasioni si è dovuto ricorrere alla «var review». Lo ha reso noto ieri la Fifa, che ha espresso grande soddisfazione per come si sono comportati gli arbitri nel corso della kermesse iridata, con la storica introduzione della Var che «ha contribuito al successo del torneo». «Abbiamo detto che volevamo che questa fosse la migliore Coppa del Mondo di sempre ed è stato così. Un ruolo cruciale in questo risultato è stato svolto dagli arbitri, che si sono distinti con prestazioni di altissimo livello», ha dichiarato Infantino.