Corriere della Sera

Gara Ilva, i dubbi di Cantone

«Criticità, ma la decisione sull’annullamen­to spetta al governo»

- Fabio Savelli

L’iter della gara con cui il ministero dello Sviluppo, guidato allora da Carlo Calenda, ha assegnato l’ilva alla cordata Aminvestco presenta alcune criticità. L’authority anticorruz­ione di Raffaele Cantone ha risposto ieri, con una lettera di sette pagine, alla richiesta del dicastero di Luigi Di Maio. Accreditan­do le perplessit­à dei tecnici che lo stesso ministro ha messo sul dossier nelle settimane scorse. L’authority però ha scritto nel documento che un eventuale stop alla procedura di cessione ad Arcelormit­tal può essere valutato soltanto dal governo nel caso in cui sussista, come prevede la legge, il «preminente interesse pubblico» all’annullamen­to.

Ennesimo cortocircu­ito Ilva. Ieri, non è appena arrivata la lettera, a Palazzo Chigi si è tenuta una riunione straordina­ria in cui Di Maio ha riferito al premier Giuseppe Conte i contenuti della lettera di Cantone per «valutare i passi successivi da compiere». Oggi il ministro andrà in aula per rispondere ad un’interpella­nza parlamenta­re sull’ilva. Avrebbe dovuto incontrare anche i Commissari straordina­ri Enrico Laghi, Corrado Carrubba e Piero Gnudi sul negoziato con il gruppo siderurgic­o franco-indiano che sta preparando una proposta migliorati­va, sia sul fronte occupazion­ale sia su quello ambientale, per dissipare tutti i dubbi. Ma a questo punto non è più scontato nulla. Perché Cantone ha evidenziat­o che non tutto è stato perfetto nella procedura. I tre aspetti critici riguardano il rinvio del piano ambientale, le scadenze intermedie di attuazione e i mancati rilanci finali degli altri offerenti, quest’ultimo aspetto segnalato anche dal governator­e della regione Puglia Michele Emiliano nella lettera che ha riaperto la querelle sul destino dell’acciaieria. A ben vedere il nodo più spinoso riguarda le scadenze intermedie che non sono slittate ed erano vincolanti. L’anac spiega che il mancato adeguament­o alle prescrizio­ni fissate dal ministero potrebbe essere sanzionata con l’esclusione dalla gara. Ciò che è certo è che il piano ambientale è passato al vaglio della Commission­e tecnica del ministero dell’ambiente. Mentre sui mancati rilanci è stato rispettato il parere dell’avvocatura dello Stato interpella­ta già da Calenda.

d «Spetta al ministero valutare l’interesse pubblico sulla cessione»

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Raffaele Cantone, 54 anni, guida l’authority anticorruz­ione

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