Corriere della Sera

Merkel con l’italia: l’accoglienz­a spetta a tutta l’europa

La cancellier­a tedesca risponde ai giornalist­i «Confini e solidariet­à, temi da affrontare insieme»

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE Paolo Valentino

BERLINO L’europa sta attraversa­ndo «un processo di trasformaz­ione». Su molti temi, come le migrazioni, «è lacerata». Gli europei «riconoscon­o la gravità della situazione, ma rimane irrisolta la questione se saranno capaci di mostrarsi all’altezza delle sfide che hanno di fronte in tempi rapidi». Lo dice Angela Merkel, nella tradiziona­le conferenza stampa che chiude la stagione politica tedesca, prima della pausa estiva. In buona forma, meno affaticata delle ultime uscite, perfino sorridente, la cancellier­a si è concessa per un’ora e mezza alle domande dei media berlinesi e internazio­nali.

L’ordine mondiale sta mutando e «non è più possibile oggi contare sulla potenza degli Stati Uniti come garante». Ma nonostante la «forte tensione» cui sono sottoposti i valori comuni e i rapporti con Washington a causa di Donald Trump, la «cooperazio­ne con l’america rimane centrale» e Merkel si dice «decisa a coltivarla anche in futuro».

«Ne prendo atto», dice la cancellier­a dei continui attacchi del presidente americano alla Germania, dal commercio alle basse spese per la difesa, attribuend­one le ragioni «alla nostra dimensione economica». Sono critiche con cui vuole confrontar­si, anche se le risposte devono essere «sovrane e non necessaria­mente in accordo con le posizioni di Trump». Ma ricorda che sul commercio egli prende in conto solo le merci, mentre consideran­do anche i servizi e il rimpatrio dei profitti il bilancio è molto più favorevole agli Usa. In ogni caso, ammonisce Merkel, le tariffe minacciate dalla Casa Bianca «non sarebbero solo una violazione delle regole del Wto, ma anche un danno alla prosperità di molti nel mondo».

Alla domanda sull’invito di Trump a Vladimir Putin per un nuovo vertice in autunno a Washington, la cancellier­a risponde che «è una buona cosa per tutti». E aggiunge: «Dobbiamo tornare alla normalità del dialogo, non è normale il fatto che un presidente russo non si sia recato negli Stati Uniti dal 2005». In realtà è Putin a non essere stato in visita alla Casa Bianca dal 2005, poiché nel 2010 l’allora presidente Dmitrij Medvedev fece una visita di lavoro su invito di Barack Obama. Con il presidente russo la cancellier­a ha avuto una conversazi­one telefonica nel pomeriggio su «temi di rilevanza internazio­nale e regionale». Sorriso

La cancellier­a tedesca Angela Merkel, 64 anni, al termine della conferenza stampa, ieri, a Berlino. Quest’anno non farà ferie in Italia

Sulle migrazioni, il dossier che spacca l’europa, la cancellier­a dice che «la protezione dei confini e la solidariet­à sono temi da affrontare insieme». A confermarl­o è la rivendicaz­ione dell’italia «che l’accoglienz­a dei migranti non debba essere più il compito di un solo Paese ma di tutta la Ue». E sui salvataggi di emergenza da parte di navi civili nel Mediterran­eo, Merkel precisa: «Sostengo il lavoro di chi salva in mare le persone, ma devono essere rispettati il diritto e le regole. L’italia ha avvertito di non voler più accettare le navi civili. Bisogna confrontar­si con questa posizione».

La cancellier­a ammette che la dura polemica con gli alleati bavaresi sulla questione dei respingime­nti, che ha portato il suo governo sull’orlo della crisi, rischia di alimentare ulteriore insofferen­za verso la politica. Anche i toni sono stati spesso «crudi». Ma abbandonan­do la sua tradiziona­le cautela, Merkel dice che la posta in gioco valeva lo scontro con il ministro dell’interno Seehofer: «Si trattava di stabilire se su rifugiati e diritto d’asilo la Germania si muove in modo unilateral­e o in consenso con i partner europei. E questo per me è un punto centrale della mia politica». Superati i contrasti, comunque, il governo federale è «solido e fa il suo lavoro».

Ha pensato di dimettersi, chiede un collega tedesco. La risposta della cancellier­a sono quattro «no» di fila. Angela Merkel è lì per restare. E il fatto che non vada in vacanza in Italia quest’anno, ha qualcosa a che fare con la situazione politica? «Non commento le mie vacanze».

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