Corriere della Sera

«Sono stati giorni difficili Aspetto la nuova proprietà»

- A. Rav. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

MILANO C’è un clima strano a Milanello. Il sudore della prima amichevole stagionale (vinta per 2-0 sul Novara), più di un sorriso per l’europa riconquist­ata, tanti sguardi incerti e preoccupat­i perché in pochi sanno con esattezza cosa succederà da oggi in poi, dato che per il momento la nuova proprietà ha avuto contatti solo con l’ad (in uscita) Marco Fassone. Rino Gattuso, cominciamo dal ritorno in Europa, la prima buona notizia dopo tanto tempo? «C’è tanta soddisfazi­one, è quello che abbiamo conquistat­o sul campo. Non sono stati giorni facili, non è stato facile convincere i ragazzi a lavorare. Però ho apprezzato la loro serietà». Adesso che è arrivata la sentenza favorevole del Tas, il Milan può voltare pagina? Inizia finalmente la pianificaz­ione della nuova stagione, anche sul mercato? «Bisogna comunque rispettare i parametri del fair play finanziari­o e capire le intenzioni della società, però è un dato di fatto che se vogliamo competere per qualcosa di importante qualcosina si debba fare sul mercato. Spero che il più presto possibile ne parleremo io, il ds Mirabelli e l’ad Fassone, perché in questo momento sono le persone che ci sono vicine. Dopo vedremo». Il problema è proprio questo: chi è il Milan ora? Finora lei non ha parlato con nessuno della nuova proprietà, giusto? «Non ci devo parlare solo io. Sono stati 12

 Gattuso

Ci è stato ridato quello che abbiamo conquistat­o sul campo Ora chi ci rappresent­a venga a parlare con la squadra

giorni non facili, mi hanno aiutato i ragazzi con il loro impegno. Penso che sia giusto che chi ci rappresent­a venga a fare due chiacchier­e con la squadra. A livello organizzat­ivo e materiale non ci manca niente, è stato così anche con la gestione cinese, però penso che se si hanno dei punti di riferiment­o è tutto più facile». Uno dei punti di riferiment­i in futuro potrebbe essere Leonardo: quando passò all’inter tra di voi ci fu qualche screzio. «E qual è il problema? In passato abbiamo avuto qualche problemino, ma ci siamo chiariti. Ci sentiamo spesso e parliamo di calcio. Se verrà, sarà accolto a braccia aperte da tutti». Intanto lei è stato l’unico a essere citato nel comunicato d’insediamen­to del fondo Elliott. «L’apprezzame­nto della società mi riempie di orgoglio, ma anche io verrò giudicato quando inizierà il campionato. Ce la metterò tutta».

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