«Sono onesto e appassionato, Elliott fondo avvoltoio»
Proprio nel giorno in cui viene indagato dalla Procura di Milano, Yonghong Li si rifà vivo da Hong Kong, con una lettera pubblicata dal «Sole 24 Ore», in cui offre la propria versione e annuncia un’azione legale contro Elliott. Li precisa che l’acquisto della società «non è stata né una decisione incauta né tantomeno dettata da una mia infatuazione passeggera» ma «dalla mia passione e dalla mia convinzione circa il potenziale economico di un investimento in una delle più nobili squadre di calcio». Molto non torna nella sua ricostruzione, ma in ogni caso Li fa anche due conti: «Fino al 30 giugno 2018 ho versato quasi 880 milioni, dei quali solo 280 milioni finanziati attraverso Elliott. Ho provveduto a un aumento di capitale di 88 milioni. Il default è stato dovuto al mancato rimborso di 32... Ma i fondi necessari al Milan erano inferiori alla somma da me pagata per via degli ingiusti covenant imposti da Elliott che ha congelato parte del capitale da me investito per obbligarmi a versare più del dovuto. E dei 32 milioni, 21 sono stati restituiti quasi immediatamente». L’attacco è pesante: «Ero convinto che fosse un investitore fidato. Ho commesso un errore... La condotta di Elliott si è sempre rivelata incurante e predatoria: il tipico comportamento da “fondo avvoltoio”». Poi la precisazione: «Qualunque manovra deliberata e intenzionale atta a ridurre il valore dell’a.c. Milan verrà perseguita per legge».