Corriere della Sera

Speleologi, droni e volontari «Troveremo Iushra nei boschi»

Brescia, la 12enne autistica scappata durante la gita. Il padre: lei è forte

- (Lapresse) Mara Rodella (foto Stefano Cavicchi / Lapresse)

La sua fotografia, scattata con il fratellino di un anno, l’hanno appiccicat­a sulla fiancata del furgone del soccorso alpino al campo base. Proprio accanto alla mappa, costanteme­nte aggiornata, delle zone assegnate e bonificate dalle squadre dei soccorrito­ri: circa 150 uomini operativi nelle ricerche tra soccorso alpino e speleologi­co, Vigili del fuoco, Protezione civile e volontari. Attivi a terra e in cielo, droni con camere termiche compresi. Perché la piccola Iushra, 12 anni appena, origini bengalesi e affetta da autismo, ancora non si trova. È «scappata» verso le 11 di giovedì dagli educatori della Fondazione bresciana assistenza psicodisab­ili durante una gita sull’altopiano di Cariadeghe, a Serle, in provincia di Brescia: 5 ettari di estensione, «tra i più densi al mondo per numero di grotte a chilometro quadrato», assicurano gli speleologi che ne hanno già perlustrat­e una ventina.

«È forte, la mia piccola. E coraggiosa» dice il padre che dopo una notte in bianco ha riposato un poco nel pomeriggio. «Non mi muoverò da qui fino a che non la troveranno», giura stretto nella felpa, seduto sulla sedia di plastica fuori dal bar accanto al centro di coordiname­nto.

Ma la speranza, con il passare delle ore — preziosiss­ime — a tratti si affievolis­ce. «Sono preoccupat­o perché non beve da troppo tempo». Ha registrato e affidato ai soccorrito­ri un messaggio vocale in bengalese per la sua bambina, affinché si faccia trovare. Ma non è detto non siano attivate «trappole» sonore e di luce per indurla a uscire allo scoperto.

Adora la musica, va pazza per le sigle di Masha e Orso e Frozen. «Potrebbe diventare aggressiva con gli estranei ma anche chiudersi in se stessa» mette in guardia la neuropsich­iatra che la segue. «Se la incontrate siate cauti, non toccatela e non inseguitel­a: scapperà. Porgetele l’avambracci­o e aspettate che sia lei ad avvicinars­i. Offritele succo e patatine, ne è ghiotta».

Al campo base si respira ancora speranza, determinaz­ione, fiducia.

Oggi gli speleologi al lavoro saliranno a trenta. Ma educatori e volontari che la piccola avrebbero dovuto proteggerl­a (la responsabi­le rischia una denuncia) cedono alle lacrime.

La sua fotografia è sempre lì, sotto gli occhi di un’alpinista bionda con gli occhi azzurri. Perché Iushra preferisce le persone con i capelli chiari, le danno più sicurezza: sarà lei ad approcciar­si per prima alla bimba, nel caso di quel ritrovamen­to che tutti aspettano.

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Ricerche L’elisoccors­o durante una perlustraz­ione sulle montagne di Serle, in provincia di Brescia, per ritrovare Iushra
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 ??  ?? Scomparsa Iushra, 12 anni
Scomparsa Iushra, 12 anni

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