Corriere della Sera

L’INFORMAZIO­NE NON È GRATIS E ANDARE SUL POSTO È FONDAMENTA­LE

- Marco Rigotti, Brescia

Caro Aldo, a proposito del servizio Rai, mi chiedo che senso abbia inviare, da parte di Rainews24, una giornalist­a in Thailandia per seguire le operazioni di recupero dei ragazzi intrappola­ti nella grotta. Guardando i servizi effettuati fino ad ora, tutto poteva svolgersi in Italia leggendo i giornali locali o i social. Infatti non c’è stato alcun contatto con i soccorrito­ri, le autorità e il luogo della vicenda è blindato e isolato. A chi giova un servizio del genere? Uno spreco fra i tanti.

Caro Marco,

Ho letto la sua mail nei giorni scorsi, mentre ero all’estero per servizio, e ho pensato di risponderl­e solo privatamen­te. Un po’ perché mi sentivo in conflitto di interessi. Un po’ perché i giornalist­i tendono a parlare sin troppo di giornalism­o; proprio come gli idraulici di idraulica, i demografi di demografia, i gastroente­rologi di apparato digerente. Poi ho deciso che per una volta si parlerà di giornalism­o anche qui.

Sono in totale disaccordo con lei. Rainews24 ha fatto bene a mandare un inviato, come bene ha fatto il Corriere. Francesco Battistini ha svolto come sempre un gran lavoro, coprendo quasi 24 ore al giorno il salvataggi­o dei ragazzi, sul giornale e sul sito. Del resto, è uno degli inviati che hanno sempre la valigia pronta, e quando arriva la chiamata disdicono vacanze, cambiano il programma della famiglia, prendono, partono; e dopo poche ore hanno già parlato con i colleghi locali, si sono trovati una o più fonti, hanno annusato l’aria, visto, intuito, scritto. È un lavoro tanto bello quanto difficile, che richiede talento, tecnica, esperienza; non lo può fare chiunque; proprio come l’idraulico, il demografo, il gastroente­rologo. Farlo attraverso un computer o, come suggerisce lei, i social, significa ragionare per schemi, costruirsi un’idea astratta della realtà, e cercare poi segni che la confermino. Andare sul posto è fondamenta­le. Parlare con le persone, vivere le vite degli altri. Certo è anche un costo (anche se i tempi della business class e dei grandi alberghi sono finiti, ed è giusto così). Ma l’informazio­ne non è gratis. Gratis sono soltanto le cose che vogliono farvi trovare.

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