Passera, ecco il piano per la Spaxs-banca Obiettivo: 300 milioni
Corrado Passera sceglie di parlare direttamente ai mercati internazionali, in una lunga presentazione tutta in inglese nella sede milanese di Boston Consulting Group (Bcg), per raccontare l’istituto che nascerà dalla fusione del veicolo quotato all’aim e la modenese Banca Interprovinciale, i risultati che vuole ottenere — 300 milioni di utile al 2023 — e le valutazioni cui punta, ben più alte delle banche tradizionali.
«La nostra sarà una banca specializzata con un paradigma innovativo», che offre anche «servizi di banca diretta a famiglie e imprese ad oggi ancora non disponibili nel nostro Paese», in modo «completamente digitale, senza carta né back office», e con «tutors» che affiancheranno le imprese, «e sarà gente non alle prime armi ma di esperienza, uscita dalle banche o dalle imprese».
Il nome dell’istituto verrà svelato solo dopo l’assemblea dell’8 agosto per la fusione e tutti i passaggi burocratici. Entro un anno passerà dall’aim al listino principale (Mta) di Piazza Affari. La sede è già pronta: palazzo Aporti, dietro la Stazione Centrale di Milano, ex sede di Amazon. Un passaggio di testimone tra un colosso della new economy e una banca che nasce come una start up, ma già definita nei sistemi operativi e nella prima linea di manager: Andrea Clamer, co-promotore di Spaxs, alla guida della divisione npl, Enrico Fagioli Marzocchi, al vertice della divisione pmi, Carlo Panella all’information technology e alla divisione retail, Francesco Mele, direttore finanziario e responsabile operativo. Ed è in arrivo il risk manager.
Passera prevede un utile di «40-50 milioni» già nel 2020 e, nell’arco del piano, un ritorno sul capitale investito (Roe) di circa il 25%, un rapporto cost/income sotto al 30% e un patrimonio (Cet1) del 15%, grazie ai 600 milioni raccolti a gennaio in quotazione. L’obiettivo è raggiungere 200mila clienti retail e depositi per 2,1 miliardi al 2023. Ma la vera partita si giocherà sulle pmi e sui crediti deteriorati (npl e utp). Spaxs vuole essere un protagonista nel business degli npl, con 3 miliardi netti di crediti deteriorati acquistati. Ne ha già rilevati 300 milioni ed è in gara, con Fortressdobank, per il grande deal in corso: la cessione degli npl di Banco Bpm, un dossier che oscilla fra 3,5 e 8 miliardi di crediti lordi.