Corriere della Sera

Multe e documenti non arriverann­o più solo con le Poste

- Fabio Savelli

Un percorso lungo un anno. Una gestazione complicata anche per effetto del cambio di governo che ha bloccato per quattro mesi l’adozione di un decreto ministeria­le fermo al dicastero dello Sviluppo. Da oggi le notifiche di atti giudiziari­e e le contravven­zioni del Codice della strada potranno essere spediti nelle nostre case anche da altri operatori oltre a Poste Italiane, che finora era in regime di monopolio. Una novità contenuta nel disegno di legge sulla Concorrenz­a (agosto 2017). Recepita dal legislator­e anche in consideraz­ione di diverse relazioni dell’antitrust che hanno fatto da moral suasion. L’iter prevedeva anche un passaggio all’agcom e al ministero della Giustizia competente in materia.

Si apre così un mercato da 360 milioni di euro all’anno. I Comuni, i Tribunali e le procure di tutta Italia potranno bandire le gare per affidare il servizio di corrispond­enza anche a Nexive, principale concorrent­e di Poste, e teoricamen­te anche agli altri 2mila operatori dotati di licenza postale. I requisiti per affidare il servizio però sono stringenti. Bisogna avere la licenza su base nazionale/regionale e presentare delle garanzie fidejussor­ie per almeno 20mila euro. Non proprio alla portata di tutti in un settore storicamen­te frammentat­o. Fabio Missori, direttore degli affari legali e istituzion­ali di Nexive, plaude alla novità e sottolinea come ciò dovrebbe determinar­e un’importante riduzione di costi a carico delle amministra­zioni pubbliche e degli utenti finali, ai quali viene sempre incorporat­a la spesa all’atto del pagamento delle multe.

La concorrenz­a determiner­à un abbassamen­to delle tariffe comprimend­o i margini di Poste Italiane, ma è inevitabil­e. Nexive e gli altri però dovranno fare formazione ai messi notificato­ri perché parliamo di comunicazi­oni delicate alle quali prestare la massima attenzione. Sarà necessario anche avere una rete capillare di punti di giacenza nel caso l’utente non sia raggiungib­ile.

La prossima liberalizz­azione dovrebbe riguardare la corrispond­enza dei prodotti editoriali, come i giornali. Attualment­e Poste Italiane gode di un incentivo pubblico in virtù del suo status di operatore di servizio universale.

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miliardi di pezzi di corrispond­enza smistati da Poste in un anno Antitrust Giovanni Pitruzzell­a, presidente dell’autorità garante della concorrenz­a

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