Vestager: «Alitalia pubblica? La Ue è neutrale, ma non sia aiuto di Stato»
MILANO Il prossimo proprietario di Alitalia può essere chiunque. Anche un socio pubblico. Basta che questo non la gestisca violando le regole di mercato.
La Commissione europea segue con attenzione il dossier della compagnia aerea italiana in amministrazione straordinaria dal 2 maggio
Il prestito ponte
Sul prestito ponte da 900 milioni Bruxelles ad aprile ha aperto un’indagine
2017. Ma chiarisce di non voler essere coinvolta sul suo assetto futuro. «Su Alitalia non abbiamo una soluzione preferita», dice Margrethe Vestager, commissaria europea per la Concorrenza. «Sulla proprietà siamo neutrali, non importa l’identità: certo è una possibilità che sia in parte pubblica, quello che guardiamo è che questa agisca come un qualsiasi attore del mercato in modo che non ci siano aiuti di Stato». Proprio sugli aiuti di Stato Vestager ricorda che «c’è un dossier aperto e sul quale stiamo lavorando con le autorità italiane»: sotto la lente sono finiti i 900 milioni di euro di prestito concessi e che entro dovrebbero il 15 dicembre. essere restituiti
Avviato dopo le denunce formali di Ryanair, Adria Airways e Iag (holding di British Airways, Iberia, Vueling, Aer Lingus), il procedimento viene studiato queste settimane dalla Direzione generale Concorrenza della Commissione: i tecnici — apprende il Corriere — sarebbero orientati a ritenere il prestito un aiuto di Stato. Ma restano le divisioni su un punto: se il prestito rispetta il principio dell’«una volta, l’ultima volta» in un decennio. Secondo Roma l’attuale Alitalia è una società in discontinuità economica con la precedente (che aveva avuto aiuti nel 2008) e quindi non c’è nessuna violazione.
Intanto la ricerca del nuovo proprietario della compagnia, a meno di sorprese dell’ultima ora, slitta a settembre. In corsa per la parte «aviation» restano Lufthansa, easyjet e Wizz Air.
«Un’alitalia al 100% privata sarebbe la soluzione più auspicabile per consentirle di agire come un attore in un mercato competitivo», dice al Corriere John Strickland, direttore di JLS Consulting. «È interessante confrontare Alitalia alla vecchia Iberia: il vettore spagnolo subiva l’interferenza politica e registrava pesanti perdite. Ma oggi che è nel gruppo Iag è profittevole e con una reputazione migliore».