Conti record per Sparkasse, ora l’espansione in Emilia
(m.e.z.) È la semestrale migliore degli ultimi dieci anni quella presentata ieri da Sparkasse, la cassa di Risparmio di Bolzano, presieduta da Gerhard Brandstätter e guidata dal 2015 dall’amministratore delegato Nicola Calabrò (foto). «Con ricavi in crescita dell’8% a 11,3 milioni e un cost income al 64,3% (dal 69,9% del 2017), possiamo vantare numeri assimilabili a quelli delle grandi banche italiane», spiega lo stesso Calabrò. La ristrutturazione della banca si è consolidata e nel 2017 Sparkasse ha registrato 9,2 milioni di utili, diventati 14 milioni a giugno di quest’anno (+52,2%) con un roe del 5%. La raccolta diretta, grazie alla consulenza per il risparmio, è aumentata del 3,2% a 6,5 miliardi, la raccolta gestita del 4,5%. Gli npl sono calati del 15,5% a 682 milioni coperti al 54% con una quota di utp pari a 247 milioni. «Un risultato ancora più apprezzabile — sottolinea Calabrò — visto che nel 2015 i crediti inesigibili erano 1,4 miliardi. Di questi, circa metà sono stati alienati con cessioni sul mercato, il resto tramite singole operazioni e contrattazioni individuali». L’opera di riorganizzazione, in atto dal 2015,«ci permette di presentarci sul mercato — spiega Calabrò — con i principali indicatori a posto e, nell’ottica di una concentrazione del settore, potremo giocare da protagonisti». Nei piani, anche l’espansione verso l’emilia Romagna: «Presenta un tessuto imprenditoriale molto simile ai territori del Nord Est». Con un occhio al fintech. Sparkasse ha investito in Satispay: «In questo ambito un’alleanza può diventare un valore strategico», conclude Calabrò.