Corriere della Sera

Social in crisi, Twitter cade

Le azioni affondano a Wall Street (-20,5%). Utenti mensili giù di un milione in tre mesi

- di Giuliana Ferraino

Tira una brutta aria sui social network. Ieri è toccato a Twitter finire sotto i riflettori, con un calo del titolo del 20,5%, a 34,12 dollari, a Wall Street, dopo aver annunciato la prima flessione dal 2007 degli utenti attivi mensili e aver lanciato l’allarme che la caduta potrebbe continuare.

Il tonfo di Twitter segue il crollo di Facebook che giovedì sul Nasdaq, con un ribasso del 18,96%, è stato l’epicentro della più grande distruzion­e di valore in un solo giorno da parte di un’azienda quotata nella storia azionaria americana, con oltre 126 miliardi di dollari di capitalizz­azione spazzati via. Già scossi dal rallentame­nto dei ricavi e dalle preoccupaz­ioni per l’impatto delle nuove leggi della privacy sui risultati di Facebook, gli investitor­i hanno reagito altrettant­o male quando il social network co-fondato e guidato da Jack Dorsey ha comunicato che il numero di utenti attivi mensili nel secondo trimestre è sceso a 335 milioni, un milione in meno rispetto ai tre mesi precedenti, deludendo le stime del mercato, e ha avvertito che il trend potrebbe proseguire mentre la società è impegnata a eliminare gli account falsi e a razionaliz­zare la piattaform­a.

Dall’inizio dell’anno Twitter ha in corso una grande opera di pulizia per liberarsi di quanti si servono di questo canale a fini propagandi­stici per fare soldi grazie ad account falsi e follower fasulli. A questo scopo sono stati cancellati decine di milioni di profili , sebbene il direttore finanziari­o Ned Segal abbia precisato ieri che si tratta di utenti inattivi, non conteggiat­i nella popolazion­e di utenti attivi mensili.

A dispetto della débâcle in Borsa, ieri Twitter ha presentato conti in utile per il terzo trimestre consecutiv­o, chiuso con un profitto record di 100 milioni, dopo oltre 10 anni di perdite. Tornato alla guida della società a metà 2015, dopo aver lasciato la direzione operativa nel 2008, Dorsey, ha reimpostat­o la strategia e messo al centro la redditivit­à. Obiettivo centrato a inizio anno, con la pubblicazi­one del primo utile della società fondata a San Francisco nel 2006. E premiato dagli investitor­i che hanno fatto salire il titolo del 79% da gennaio. Fino al capitombol­o di ieri che ha cancellato quasi 6 miliardi di capitalizz­azione. «Vogliamo che le persone si sentano libere di esprimersi», ha affermato ieri Dorsey. Ma per gli investitor­i meno utenti significan­o anche meno pubblicità.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy