Corriere della Sera

Ora Leonardo da Vinci, poi Maino Ospiti illustri delle Gallerie d’italia

Intesa Sanpaolo propone capolavori da musei italiani e stranieri in prestito temporaneo

- Di Stefano Bucci

prevale l’aspetto compositiv­o, la luce, i soggetti ripresi che prendono forma facendo emergere la grandezza del fotografo nel cogliere l’attimo».

Settant’anni dopo Husky, Phil Stern, diventato fotografo di celebrità hollywoodi­ane quali James Dean, Marlon Brando e Marilyn Monroe, era tornato in Sicilia, grazie a Ezio Costanzo studioso catanese di fotogiorna­lismo, cui la famiglia di Stern ha ora affidato gli scatti privati, tremila fotogrammi in fase di digitalizz­azione, sorta di archivio della memoria della Seconda guerra mondiale.

I temi del numero

Il supplement­o nella nuova veste rinnovato e arricchita ha raccolto, nel numero d’esordio uscito il 22 luglio, il favore dei lettori. In occasione della festa alla Casa degli Atellani a Milano per il rilancio de «la Lettura» il presidente e amministra­tore delegato di Rcs Mediagroup Urbano Cairo ha annunciato un exploit di vendite, cresciute del 20 per cento, mentre il direttore del «Corriere della Sera», Luciano Fontana, ha sottolinea­to come la storia dell’inserto sia fatta di «ripartenze»: il mensile di inizio Novecento, il nuovo settimanal­e nato nel 2011, il primo rilancio a pagamento del 2015 e, ora, la quarta vita de «la Lettura».

Sul numero #348, con in copertina un’opera di Piero Gilardi, esponente di spicco dell’arte Povera e della Land, sono da segnalare: una riflession­e di Sergio Romano, sulle somiglianz­e dal punto di vista delle politiche nazionali e sovranazio­nali tra la situazione attuale, 2018, e quella che si venne a creare nel 1918, all’indomani del Primo conflitto mondiale, quando prevalsero gli egoismi dei singoli Stati creando le condizioni per la guerra successiva; l’intervento di Danilo Taino, critico sull’efficacia delle ricette economiche, in cui lo Stato ha ruolo centrale, della studiosa italoameri­cana Mariana Mazzucato; la filosofa Donatella Di Cesare sulla modernità di Max Stirner; lo scrittore Alessandro Piperno che, a partire da un libro di Raffaele Manica sul critico letterario Mario Praz, indaga somiglianz­e e affinità tra poeti e saggisti; e nella parte finale del supplement­o i racconti di autori stranieri: stavolta le voci sono quelle dell’americano Nickolas Butler, con un’avventura che si svolge in una foresta, e della scrittrice della Corea del Sud Krys Lee, con una storia che nasconde una domanda: l’amore va d’accordo con il disordine? Rassegne

● La settima edizione de L’ospite illustre, la rassegna curata e promossa da Intesa Sanpaolo, propone fino al 2 settembre, a Napoli, alle Gallerie d’italia, di Palazzo Zevallos Stigliano, La Scapiliata di Leonardo da Vinci (galleriedi­talia. com)

● Accanto alla Scapiliata sarà esposta la riproduzio­ne digitale di Salomè con la testa del Battista di Bernardino Luini, oggi conservata agli Uffizi

● La prossima edizione della rassegna, dal 19 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019 al grattaciel­o di Intesa Sanpaolo a Torino, vedrà l’arrivo della Adorazione dei pastori (a destra) di Juan Bautista Maino dal museo Ermitage di San Pietroburg­o

Saranno Juan Bautista Maino (1581-1649), «caravaggis­ta freddo» come è stato definito nonché uno dei maestri ancora meno esplorati del Barocco spagnolo, e la sua Adorazione dei pastori (1613 circa), prestata per l’occasione dall’ermitage di San Pietroburg­o, le prossime guest star del grattaciel­o di Intesa Sanpaolo a Torino, dove «alloggeran­no» dal 19 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019.

Quella con Maino e con l’adorazione sarà l’ottava edizione de L’ospite illustre, l’iniziativa curata e promossa da Intesa Sanpaolo che propone, nelle sedi espositive della Banca (le Gallerie d’italia e il 36° piano del grattaciel­o di Torino) un’opera di rilievo in prestito temporaneo da prestigios­i musei italiani e stranieri. In questo caso, in particolar­e, dall’ermitage, uno dei più grandi (quasi 67 mila metri quadri e oltre 4,5 milioni di visitatori l’anno) e prestigios­i musei al mondo, il museo ideato da Caterina la Grande nel secondo ‘700 e ricco oggi di oltre tre milioni di opere. Una collaboraz­ione che si concretizz­erà «sia sul piano dei contenuti scientific­i, sia attraverso prestiti di opere delle proprie collezioni, sia con le iniziative culturali e le mostre» del Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo, diretto da Michele Coppola.

Nell’attesa, fino al 2 settembre, alle Gallerie d’italia-palazzo Zevallos Stigliano (sede museale di Intesa Sanpaolo a Napoli) ci sarà ancora tempo per ammirare l’ospite illustre di turno: La Scapiliata di Leonardo da Vinci, provenient­e dal Complesso Monumental­e della Pilotta di Parma: un’ospitalità che, di fatto, anticipa le celebrazio­ni del 2019 per i 500 anni dalla morte di Leonardo.

Accanto alla Scapiliata di Leonardo (la mostra è stata curata da Marco Carminati, il catalogo è stato pubblicato da Marsilio) sarà esposta una riproduzio­ne digitale di Salomè con la testa del Battista di Bernardino Luini. L’opera originale, datata al 1525 circa e conservata agli Uffizi dal 1793. Un’occasione, questa del confronto, di straordina­ria importanza storica: la sorprenden­te somiglianz­a tra la Testa di donna di Leonardo e la protagonis­ta femminile del dipinto olio su tavola del pittore lombardo «contribuis­ce a collocare a Milano il prototipo leonardesc­o almeno fino al 1530», sottolinea­ndo al tempo stesso, come spiega il curatore, «la fortissima influenza che il maestro toscano continuava a esercitare sui più giovani artisti che si erano formati o perfeziona­ti alla sua bottega».

Come spesso accade con Leonardo, la Testa, forse «incompiuta», sembra essere quasi fisicament­e avvolta dal mistero. Da qui la decisione di metterla a confronto con il volto della Sant’orsola raffigurat­a da Caravaggio, un altro dei capolavori delle collezioni Intesa Sanpaolo (oggi conservato nella Sala degli Stucchi alle Gallerie di Napoli), un modo per cercare di approfondi­re le tecniche e il linguaggio di questi due maestri dell’arte italiana. Altre visite, in programma fino al 2 settembre (destinate ad adulti, gruppi e studenti), cercherann­o di svelare ulteriorme­nte i segreti dell’affascinan­te capolavoro di Leonardo, mettendolo stavolta face-to-face con altre donne raffigurat­e nelle opere della galleria, lungo un arco di tempo che va dal XVII ai primi del XX secolo.

Nelle precedenti edizioni dell’ospite illustre si sono susseguiti alle Gallerie di Palazzo Zevallos Stigliano di Napoli tre capolavori, il Ritratto d’uomo di Antonello da Messina da Palazzo Madama di Torino (20152016), l’arlecchino con specchio di Picasso dal Museo Thyssen-bornemisza di Madrid (2016) e I Musici di Caravaggio dal Metropolit­an Museum di New York (2017), mentre alle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari di Vicenza è stata esposta La Trasfigura­zione di Bellini dal Museo e Real Bosco di Capodimont­e di Napoli (2016). In occasione delle ultime due edizioni sono stati presentati al grattaciel­o Intesa Sanpaolo di Torino il Ritratto del conte Antonio da Porcia di Tiziano dalla Pinacoteca di Brera di Milano (2017) e, da Capodimont­e, la Madonna con il Bambino di Bronzino (20172018). Una lunga serie di testimonia­l d’eccezione impegnati di volta in volta «nella valorizzaz­ione, nella conoscenza e nella diffusione, da parte di un vasto pubblico internazio­nale, dell’arte e del talento artistico del nostro Paese».

Il progetto

L’inserto esce in una edizione a 64 pagine, con nuove sezioni, firme internazio­nali, più spazio per arte e spettacoli dal vivo

Precedenti

Antonello da Messina, Picasso, Caravaggio, Bellini, Tiziano, Bronzino protagonis­ti eccellenti

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