Il social offline che «obbliga» a incontrarsi
Un social network per conoscere nuove persone e condividere i propri interessi o il proprio tempo. Fin qui niente di nuovo. Ma ciò che contraddistingue Plansaround è che le interazioni tra gli utenti devono essere rigorosamente «offline». Un’applicazione gratuita, per IOS e Android (ma c’è anche un sito che si può raggiungere via browser) appena nata, ma che ha già incuriosito cinquemila persone. «Cresciamo di mille utenti al giorno», assicura l’ideatore, il trentenne siciliano Roberto Robuano. Insieme al fratello e due cugini — loro tutti under 30 — hanno creato questo social che elimina il concetto di bacheca per lasciare posto alla «piazza». Si inserisce la propria proposta di attività e si aspettano i «candidati», altri utenti che si uniscono a noi per prendere un caffé, andare in spiaggia, giocare a tennis o — come nel caso di un paio di giorni fa — guardare l’eclissi di luna. «L’idea mi è venuta l’anno scorso. Volevo andare al cinema e nessuno dei miei amici voleva accompagnarmi. Ho deciso quindi di inventare uno strumento per vedere cosa propongono le persone attorno a me», racconta. Da utilizzare nella propria città o in viaggio, l’obiettivo è arricchire la mappa di attività concrete. Uno staff controlla ogni post e si assicura che il fine sia solo questo «perché di app di dating ne abbiamo già fin troppe». Plansaround parla italiano e inglese, e si può usare potenzialmente in tutto il mondo. La novità più coraggiosa? Non c’è una chat interna. Se si vuole parlare con qualcuno bisogna uscire dallo spazio virtuale e tornare in quello reale. Perché, conclude Robuano, «Se vuoi conoscere una persona, la devi incontrare».
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