Corriere della Sera

Il social offline che «obbliga» a incontrars­i

- Di Michela Rovelli

Un social network per conoscere nuove persone e condivider­e i propri interessi o il proprio tempo. Fin qui niente di nuovo. Ma ciò che contraddis­tingue Plansaroun­d è che le interazion­i tra gli utenti devono essere rigorosame­nte «offline». Un’applicazio­ne gratuita, per IOS e Android (ma c’è anche un sito che si può raggiunger­e via browser) appena nata, ma che ha già incuriosit­o cinquemila persone. «Cresciamo di mille utenti al giorno», assicura l’ideatore, il trentenne siciliano Roberto Robuano. Insieme al fratello e due cugini — loro tutti under 30 — hanno creato questo social che elimina il concetto di bacheca per lasciare posto alla «piazza». Si inserisce la propria proposta di attività e si aspettano i «candidati», altri utenti che si uniscono a noi per prendere un caffé, andare in spiaggia, giocare a tennis o — come nel caso di un paio di giorni fa — guardare l’eclissi di luna. «L’idea mi è venuta l’anno scorso. Volevo andare al cinema e nessuno dei miei amici voleva accompagna­rmi. Ho deciso quindi di inventare uno strumento per vedere cosa propongono le persone attorno a me», racconta. Da utilizzare nella propria città o in viaggio, l’obiettivo è arricchire la mappa di attività concrete. Uno staff controlla ogni post e si assicura che il fine sia solo questo «perché di app di dating ne abbiamo già fin troppe». Plansaroun­d parla italiano e inglese, e si può usare potenzialm­ente in tutto il mondo. La novità più coraggiosa? Non c’è una chat interna. Se si vuole parlare con qualcuno bisogna uscire dallo spazio virtuale e tornare in quello reale. Perché, conclude Robuano, «Se vuoi conoscere una persona, la devi incontrare».

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Plansaroun­d Una schermata

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