I temi sul tavolo
Libia e migranti, agenda condivisa
Uniti nella lotta al terrorismo e alla «immigrazione senza controllo», Trump e Conte hanno discusso e convenuto di istituire una cabina di regia permanente sul Mediterraneo. E il premier italiano ha incassato il riconoscimento del ruolo di leadership di Roma sulla Libia, in vista della conferenza internazionale che il governo sta organizzando
Import-export La partita dei dazi
Sulla minaccia delle barriere protezionistiche che pesa anche sull’export italiano (auto e agroalimentare i settori più preoccupati), Conte ha sottolineato l’importanza dell’accordo della scorsa settimana tra Trump e Juncker nella direzione di un azzeramento di tutte le tariffe. Via libera però all’agenda «revisionista» sul commercio: «Le regole del Wto sono vecchie di anni, vanno cambiate».
Russia e Iran Timide aperture
Roma apprezza il riavvicinamento tra gli Usa e la Russia di Putin dopo Helsinki (dialogo «fondamentale»), anche se Trump ha ribadito che per il momento le sanzioni a Mosca resteranno in vigore «così come sono». Se sull’iran al di là del no all’atomica le posizioni dei due Paesi divergono, Trump a sorpresa annuncia di esser pronto a incontrare Rouhani
Dossier energia La spinta sulla Tap
Proprio in funzione di contenimento russo, almeno sul piano energetico, Trump ha ribadito la richiesta americana di completare la Tap, il gasdotto che dovrebbe giungere in Italia dall’azerbaigian. Conte ha assicurato che per il governo l’opera è «strategica», nonostante le resistenze di comunità locali e M5S, e che condivide l’obiettivo di una diversificazione delle rotte dell’energia
Missioni all’estero e spese militari
Gli Usa, che con Trump sono tornati ad alzare la voce per chiedere un aumento della spesa per la difesa dei Paesi europei, chiedono di mantenere la presenza delle missioni italiane in Iraq, Afghanistan e Libano. Conte non si è sbilanciato sulla questione degli F35: «È un programma del 2002, lo valuteremo in modo responsabile con l’amministrazione»