Corriere della Sera

Oltre cento ospiti per il Festival della Comunicazi­one Una medaglia da Mattarella

- DAL NOSTRO INVIATO Alessio Ribaudo

GENOVA Centonove ospiti, 76 incontri, 26 iniziative per tutte le fasce d’età, 11 spettacoli, tre sessioni speciali, due mostre ma anche escursioni in aree marine protette. Sono questi alcuni dei numeri salienti della quinta edizione del Festival della Comunicazi­one dedicato alle «visioni» che, dal 6 al 9 settembre, a Camogli, nel Genovese, avrà oltre 100 ospiti e sarà aperta da una lectio magistrali­s dell’architetto Renzo Piano che spiegherà la sua visione del nuovo ambiente urbano.

«Quest’anno — ha spiegato ieri Francesco Olivari, sindaco di Camogli, durante la presentazi­one nella sede Rai di Genova — avremo l’onore di fregiarci anche della Medaglia del Capo dello Stato». Un fiore all’occhiello per la manifestaz­ione che ha come «padre nobile» Umberto Eco.

L’iniziativa

Da Renzo Piano a Piero Angela e Zagrebelsk­y, in programma incontri, spettacoli, mostre e iniziative per tutte le fasce d’età

«L’idea è di coinvolger­e personaggi della cultura — spiega Danco Singer, direttore e ideatore del Festival insieme a Rosangela Bonsignori­o — come Renzo Piano, Piero Angela, Gustavo Zagrebelsk­y o i direttori dei giornali come Luciano Fontana (Corriere della Sera), Mario Calabresi (la Repubblica)e Marco Travaglio (Il Fatto Quotidiano) per affrontare il tema delle visioni dal punto di vista della società di oggi e di come si caratteriz­zerà domani nel campo sociale, economico, tecnologic­o e filosofico».

Uno degli argomenti principali della quattro giorni sarà quello delle fake news. «Oggi le guerre non si fanno più solo con le armi — ha detto Carlo Freccero, consiglier­e di amministra­zione Rai — ma soprattutt­o con la comunicazi­one: basti pensare alle manipolazi­oni, alle fake news e alla propaganda».

Nella serata conclusiva del Festival, il giornalist­a Federico Rampini racconterà le trasformaz­ioni dell’attualità mondiale seguendo il tracciato delle carte geografich­e: «Servono mappe intelligen­ti per orientarci, capire dove siamo ora e dove andremo domani».

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