ALICE E LE ALTRE: LA LEGGENDA DELLA SCHERMA ITALIANA
Caro Aldo, la scherma è la disciplina sportiva che ha vinto di più nella storia della partecipazione italiana alle Olimpiadi. Ogni 4 anni gli schermitori azzurri non fanno mancare il loro ricco contributo al medagliere che l’italia conquista nel corso del mese olimpico. Poi tutto va nel dimenticatoio, tranne qualche veloce passaggio dei campioni della scherma sui mass media. Ma giunti al dicembre post olimpico, ahimè, nessuno più li riconosce. Si sono appena conclusi i campionati del mondo in Cina. L’italia schermistica è salita per 4 volte sul gradino più alto del podio e alle medaglie d’oro si sono aggiunte quelle d’argento e di bronzo. Bravi i nostri azzurri che, anche lontani dalle rassegne olimpiche, sanno tenere alti i valori dell’identità nazionale! Caro Nicola,
L a scherma è l’unico sport in cui siamo una superpotenza. Uno dei primi ricordi della nostra generazione è l’urlo di Antonella Ragno, che salvò il magro bilancio azzurro di Monaco 1972, e quello di Fabio Dal Zotto, che fece lo stesso a Montreal 1976. Così quando il Corriere mi mandò a seguire i Giochi di Atene 2004, il primo giorno per non sbagliare andai a vedere la scherma. Vinse clamorosamente l’oro nella sciabola Aldo Montano, figlio e nipote di campioni mondiali: una saga resa ancora più leggendaria dalla presenza in tribuna di Edoardo Mangiarotti, tra gli sportivi più medagliati al mondo. A Pechino 2008 la stella fu ancora una volta Valentina Vezzali: in pedana pareva uno scorpione, muoveva il fioretto come un aculeo; non aveva fretta, aspettava il momento giusto per infilzare l’avversaria, anzi la nemica. In squadra nessuno la amava; del resto i grandi campioni — e Valentina è stata la più grande di sempre — non sono quasi mai amati, semmai temuti e invidiati. A Londra 2012 fu battuta in semifinale da Arianna Errigo, che poi perse in finale con Elisa Di Francisca: argento a Rio 2016, e prima atleta nella storia olimpica a sventolare la bandiera europea sul podio. Oggi la regina del fioretto è Alice Volpi, padre senese e madre carioca. La scherma del resto viene dalla storia, dai romanzi, dall’epica; è uno degli sport che più risveglia l’immaginazione popolare. Un tempo era una questione tra italiani, francesi, russi e ungheresi (nella sciabola); ma oggi è una disciplina globale, americani cinesi coreani sono fortissimi. Tutti però restano un passo dietro di noi. Insomma, succede. Sempre più di rado; ma succede.