«Scarabocchi», l’idea prima della parola
Il festival A Novara, dal 20 al 23 settembre, la rassegna dedicata a bambini e adulti
Il dizionario Sabatini Coletti lo definisce «macchia d’inchiostro fatta nello scrivere»; l’etimo lo avvicina alle «zampette di scarabeo»: il termine scarabocchio sembra facile, ma nasconde spunti complessi e suggestioni di incompiutezza.
Così, si intitola proprio Scarabocchi. Il mio primo festival, la nuova rassegna per bambini e adulti, famiglie, educatori — e in generale per un pubblico curioso della creatività prima della parola —, che si svolgerà a Novara dal 20 al 23 settembre, organizzato dalla rivista «doppiozero» con Fondazione Circolo dei Lettori e con il sostegno del Comune della città piemontese. Nel Complesso del Broletto, sede novarese del Circolo, la manifestazione diretta dal saggista Marco Belpoliti proporrà una serie di seminari, workshop e conferenze per bambini e adulti, ospitando autori e illustratori, artisti, pedagoghi e psicologi; mentre il 20 e 21 settembre le scuole primarie e materne proporranno laboratori per i piccoli.
Tutto nel programma del festival ruota intorno alla costruzione dell’espressione, al processo ideativo che produce arte o matematica, scrittura o gioco (e perfino... nulla): il programma si inaugurerà venerdì 21 settembre con la lectio di Piergiorgio Odifreddi sui modi del pensiero matematico (Scarabocchi, appun- ti, formule) e la conferenza di Belpoliti dedicata alla parola scarabocchio, e proseguirà con esperienze insolite per varie età.
Ad esempio, sabato 22 ci sarà un laboratorio di pittura su Jackson Pollock, l’incontro con il disegnatore Tullio Pericoli per la scoperta del proprio segno grafico, e il gioco creativo con Guido Scarabottolo per creare «lo scarabocchio più grande del mondo», ma anche la riflessione di Gustavo Pietropolli Charmet sulle forme espressive d’oggi, tra tag e graffiti, o i corsi di «disegno bruttino» (per bambini) e «disegno brutto» (domenica 23, per gli adulti), per liberarsi dagli stereotipi, con Alessandro Bonaccorsi.
Domenica 23, tra le proposte spiccano la conferenza sui disegni dei bimbi nella storia dell’arte, con Claudio Franzoni e Simonetta Nicolini; il laboratorio di Lorenzo Mattotti su Scarabocchi e spaventi, per disegnare le paure; la «sandplay therapy» con la sabbia, guidata da Eva Pattis; e la lezione sul metodo didattico di Bruno Munari, il «fare per capire», con Silvana Sperati, allieva del designer.