Corriere della Sera

«Io laureata con mia figlia, affetta da sindrome di Down»

Cosenza, Loredana e Francesca hanno discusso la tesi lo stesso giorno. «Eliminiamo i pregiudizi»

- Carlo Macrì

La scheda

● Francesca Pecora — 23enne di Cosenza con la sindrome di Down — ha conseguito la laurea in Comunicazi­one e Dams all’università della Calabria

● La mamma si è laureata lo stesso giorno COSENZA Per sua figlia Francesca, 23 anni, figlia unica, nata con la sindrome di Down, Loredana Ambrosio voleva una vita «normale». E per sgomberare il pregiudizi­o che un «diverso» non può avere un futuro, ha condiviso con la figlia un percorso scolastico che li ha condotti a conseguire, lo stesso giorno, la laurea in Comunicazi­one e Dams all’università della Calabria.

«Alla nascita ho guardato Francesca: sapevo già della sua condizione. Mi dicevano: “Sarà un vegetale”, ma io non ci ho mai creduto». Loredana da trent’anni è dipendente di Confartigi­anato e si occupa di servizi alle imprese. «Per studiare con Francesca mi alzavo la mattina alle 5 e continuavo dopo l’orario di lavoro, sino a notte», spiega. Francesca ha frequentat­o il teatro, ha seguito corsi di danza e di cinema, è stata volontaria della Croce Rossa. «Ma è stato lo studio a renderla libera da ogni condiziona­mento. Francesca non ha mai avuto bisogno dell’insegnante di sostegno» dice Loredana. «Quando ho deciso di iscriverla al liceo classico, mi hanno dato della pazza». Mi ripetevano: «Per chi soffre di questa sindrome la scuola adatta è l’alberghier­o».

Poi l’impatto con l’università, un mondo nuovo che Francesca ha saputo gestire con regolarità, aiutata molto anche dai compagni di studio. «Francesca quando ha capito che poteva frequentar­e il Dams è stata felice. Lo studio per lei è stato una sicurezza». «Non ho conseguito la laurea per il titolo, ma per rappresent­are un’esperienza di vita, piena di incognite. Ho raccontato questo mio percorso nella tesi di laurea, “Teoria delle relazioni sociali”, scritta a quattro mani con Francesca». Una storia che «critica la predestina­zione sociale». Loredana lancia una sfida: «Dobbiamo sgomberare la mente dal pregiudizi­o dettato dalle credenze sociali che non possono stabilire quale sia il futuro di ogni essere umano». Le due neolaureat­e sono state premiate dal rettore dell’università della Calabria Gino Crisci che le ha definite «due donne speciali».

 ??  ?? Insieme Francesca Pecora, 23 anni (a sinistra nella foto), assieme alla mamma, Loredana Ambrosio, e al rettore dell’università della Calabria Gino Crisci
Insieme Francesca Pecora, 23 anni (a sinistra nella foto), assieme alla mamma, Loredana Ambrosio, e al rettore dell’università della Calabria Gino Crisci

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy