Guerra dei dazi, pressing Usa su 200 miliardi di export cinese
Continua la guerra dei dazi. E degli annunci. Poche ore dopo le indiscrezioni sui tentativi di riavviare le trattative Usa-cina per sbloccare l’impasse, ecco la nuova doccia fredda. L’amministrazione di Donald Trump sta valutando se imporre tariffe del 25%, rispetto al 10% “della puntata (proposta) precedente”, su 200 miliardi di dollari di importazioni dalla Cina, vale a dire il 40% circa delle merci che la nazione asiatica spedisce ogni anno a quella americana. Una decisione finale da parte del presidente statunitense non è ancora stata presa e la posizione della Casa Bianca ha tutta l’aria di essere una mossa negoziale per fare pressing sulla Cina in vista delle nuove prevedibili trattative per uscire dallo stallo. Questo però non ha impedito che si scatenasse un’onda d’urto sui mercati finanziari, con la Borsa di Milano giù ieri dell’1,91%: un calo dovuto comunque anche ad alcune semestrali sotto le aspettative comunicate dalle aziende. Quanto alla seduta di oggi, molto potrebbe dipendere dalle nuove parole, ieri sera a Borse ormai chiuse, dell’amministrazione Trump, che si è detta comunque aperta a nuovi colloqui con la potenza asiatica.
Ma, intanto, il Congresso americano ha approvato una legge che stanzia 716 miliardi di dollari per contrastare Pechino, dalla tecnologia alle mire nel Mar della Cina Meridionale.