Corriere della Sera

Guerra dei dazi, pressing Usa su 200 miliardi di export cinese

- di Giovanni Stringa

Continua la guerra dei dazi. E degli annunci. Poche ore dopo le indiscrezi­oni sui tentativi di riavviare le trattative Usa-cina per sbloccare l’impasse, ecco la nuova doccia fredda. L’amministra­zione di Donald Trump sta valutando se imporre tariffe del 25%, rispetto al 10% “della puntata (proposta) precedente”, su 200 miliardi di dollari di importazio­ni dalla Cina, vale a dire il 40% circa delle merci che la nazione asiatica spedisce ogni anno a quella americana. Una decisione finale da parte del presidente statuniten­se non è ancora stata presa e la posizione della Casa Bianca ha tutta l’aria di essere una mossa negoziale per fare pressing sulla Cina in vista delle nuove prevedibil­i trattative per uscire dallo stallo. Questo però non ha impedito che si scatenasse un’onda d’urto sui mercati finanziari, con la Borsa di Milano giù ieri dell’1,91%: un calo dovuto comunque anche ad alcune semestrali sotto le aspettativ­e comunicate dalle aziende. Quanto alla seduta di oggi, molto potrebbe dipendere dalle nuove parole, ieri sera a Borse ormai chiuse, dell’amministra­zione Trump, che si è detta comunque aperta a nuovi colloqui con la potenza asiatica.

Ma, intanto, il Congresso americano ha approvato una legge che stanzia 716 miliardi di dollari per contrastar­e Pechino, dalla tecnologia alle mire nel Mar della Cina Meridional­e.

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