PADRI E FIGLI: LA CORRETTEZZA, GLI INCIAMPI
Figli di. Leonardo Foa è il figlio di Marcello, il giornalista che Matteo Salvini vuole alla presidenza della Rai. Leonardo ha iniziato a lavorare con i salviniani da studente. Per il Viminale non c’è problema: «Leonardo Foa, giovane laureato con master e trilingue, ha studiato la comunicazione social di Salvini nel progetto di tesi… Ha cominciato a collaborare con lo staff, esperienza proseguita da quando Salvini è diventato ministro e ora fa parte del team di comunicazione». Eppure un problema c’è, e non riguarda il figlio. È corretto che Salvini voglia presidente della Rai il padre di uno che lavora con lui?
Federico De Pascali è uno dei tre ragazzi che ha ferito all’occhio Daisy Osakue, atleta italiana di origini nigeriane. Suo padre, consigliere comunale del Pd al comune di Vinovo, è duro con il figlio: «Ha fatto il deficiente, invece di copiare le cose buone. Il razzismo non c’entra, per fortuna… è un cretino ma non razzista». È solo una cretinata? «Dai frutti si riconosce l’albero », dice il Vangelo. «Meglio avere il figlio di un giornalista obiettivo che lavora per me, che il figlio di un consigliere del Pd che lancia le uova alla gente», sentenzia Salvini, già provetto lanciatore di uova, con tanto di condanna.
A parte i figli di, il meglio sarebbe avere politici più obiettivi (qualunque cosa voglia dire) e responsabili.
Daisy Il padre di chi l’ha ferita, del Pd: «È un cretino, ma non è un razzista»